Sicilia

Confcommercio: “A rischio chiusura l’8% delle imprese del settore terziario”

E' uno degli appelli lanciati questa mattina in occasione dei lavori istituzionali della terza conferenza regionale di Confcommercio Sicilia al Verdura hotel di Sciacca

Pubblicato 1 anno fa

Le imprese del terziario di mercato hanno bisogno di aiuto perché, senza sostegni, il rischio è che, da qui sino alla fine dell’anno, chiudano i battenti dal 5 all’8% delle attività produttive esistenti sul territorio isolano. E’ uno degli appelli lanciati questa mattina in occasione dei lavori istituzionali della terza conferenza regionale di Confcommercio Sicilia al Verdura hotel di Sciacca.

Appello proveniente dall’organizzazione di categoria, dopo il saluto in video del presidente nazionale Carlo Sangalli, il quale ha evidenziato che la tipicità del territorio può diventare una efficace molla di promozione del territorio, a cui è seguita la relazione d’apertura del presidente regionale Gianluca Manenti. E’ stato quest’ultimo a lanciare la proposta degli stati generali dell’economia isolana, per fotografare il momento al fine di decidere le migliori strategie per il futuro, e chiedere risposte al governo Schifani a nome di 45mila imprese associate. E una prima, tra queste risposte, è arrivata dall’assessore regionale alle Attività produttive, Edi Tamajo, che, intervenuto assieme agli altri assessori regionali Nuccia Albano, alla Famiglia, e Alessandro Aricò, alle Infrastrutture, ha comunicato che dal 15 novembre sarà pubblicato l’avviso del bando Fare Impresa Sicilia che sarà visibile per sessanta giorni mentre dal 15 gennaio sarà possibile già presentare le prime richieste, da 50 a 300mila euro, con un contributo a fondo perduto sino al 90 per cento. La dotazione finanziaria iniziale ammonterà a 26 milioni di euro.

A porre una serie di questioni per le imprese del terziario di mercato, comprese quelle concernenti l’abbigliamento con scorte ancora in magazzino a causa delle elevate temperature di queste ultime settimane, sono stati, nei loro interventi, il vicepresidente nazionale Confcommercio Sicilia, Patrizia Di Dio, il presidente provinciale di Agrigento, Giuseppe Caruana, e il presidente di Unioncamere, Pino Pace, per i quali, attraverso l’organizzazione di categoria, c’è la grande opportunità di essere punto di riferimento per un fruttuoso raccordo tra i territori, “mettendo a regime tutte le nostre capacità di fare rete, di condividere iniziative che da un territorio possono essere ripetute e migliorate dagli altri, senza guardare al proprio confine come limite ma alla Sicilia come meta straordinaria unica al mondo, capace di dare i necessari servizi ai milioni di visitatori che si apprestano a calcare i nostri confini”.

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