Coronavirus e “fase 2”, apertura graduale delle attività
L’agenda delle riaperture in Sicilia inizierà il 4 maggio e dalla tabella che i medici consultati da Musumeci hanno allegato al parere del Comitato tecnico scientifico, si evince che le prime a ripartire saranno le aziende del settore manifatturiero e della filiera dell’agricoltura, così come i grandi cantieri. Ovviamente dovranno essere rispettati i parametri di sicurezza […]
L’agenda delle riaperture in Sicilia inizierà il 4 maggio e dalla tabella che i medici consultati da Musumeci hanno allegato al parere del Comitato tecnico scientifico, si evince che le prime a ripartire saranno le aziende del settore manifatturiero e della filiera dell’agricoltura, così come i grandi cantieri. Ovviamente dovranno essere rispettati i parametri di sicurezza che il comitato tecnico-scientifico ha indicato.
A metà maggio toccherà ai negozi, e da quel momento dovrebbero ripartire anche tutti i divieti di mobilità personale. Per quanto riguarda le parrucchierie e i centri di bellezza, apriranno a fine maggio.
Gli ultimi, a giugno inoltrato, saranno i bar e i ristoranti. Per quanto riguarda i lidi non c’è ancora una data e qualora dovessero riaprire non prima di metà o fine giugno. Ovviamente il piano è variabile: intanto occorrerà capire se i contagi rimarranno costanti o, peggio, cresceranno dopo i primi giorni di allentamento dei vincoli. A quel punto ritornerebbero le misure stringenti.
Il parere fornito a Musumeci, inoltre, specifica che bisognerà “favorire l’adozione di lavoro in remoto e/o lavoro agile (smart-working) per limitare gli spostamenti dei lavoratori e ridurre in numero di accessi presso i locali aziendali”. Occorrerà “l’alternanza su più turni di lavoro per ridurre il numero di presenti contemporaneamente in azienda o ufficio. Bisognerà anche favorire orari di ingresso e di uscita scaglionati, per limitare o evitare condizioni di affollamento in spogliatoi e aree comuni dell’azienda”.