Covid-19 e voli cancellati, 180 italiani bloccati in Argentina: anche una famiglia agrigentina
Quasi 200 italiani restano bloccati in Argentina, senza soldi ne’ vestiti adatti all’inverno che arriva. “La Farnesina sembra avere affidato all’Alitalia la gestione di un problema che chiediamo venga direttamente affrontato e risolto dal governo nazionale, anche in considerazione dello stato di disagio di centinaia di nostri connazionale recatisi a Buenos Aires, in vista del […]
Quasi 200 italiani restano bloccati in Argentina, senza soldi ne’ vestiti adatti all’inverno che arriva. “La Farnesina sembra avere affidato all’Alitalia la gestione di un problema che chiediamo venga direttamente affrontato e risolto dal governo nazionale, anche in considerazione dello stato di disagio di centinaia di nostri connazionale recatisi a Buenos Aires, in vista del prospettato rientro e costretti a stare a proprie spese in albergo senza alcuna certezza sul possibile ritorno in Patria”, ha detto l’avvocato agrigentino Giuseppe Scozzari facendo riferimento al caso dei 180 italiani bloccati nella capitale argentina, fra cui la propria madre e la cugina incinta al settimo mese, con famiglia al seguito. Da circa un mese e mezzo i connazionali si trovano nella citta’ sudamericana e non riescono a rientrare perche’ sono stati cancellati i voli e, quei pochi messi a disposizione da Alitalia hanno pochissimi posti disponibili e costano mediamente attorno ai 2.000 euro, vale a dire sette volte il prezzo originario. Scozzari, ex deputato nazionale, da settimane, ha preso contatti col ministero degli Esteri e col consolato “avendo risposte piuttosto vaghe” – sottolinea.
Una delle soluzioni ipotizzate era stata quella di contrarre un prestito col consolato per l’acquisto dei biglietti. Soluzione che e’ naufragata perche’, due giorni fa, e’ stato cancellato l’ultimo volo. “Mia madre e mia cugina, con la sua famiglia – aggiunge Scozzari -, sono ospiti da mia zia ma ci sono altri 180 connazionali che non sanno dove andare e hanno finito i soldi per pagare l’albergo. Oltretutto e’ arrivato il freddo e non possono neppure comprare i vestiti perche’ i negozi sono chiusi”. Il professionista agrigentino spiega che della questione si e’ interessato pure Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Sicilia “che ha sollecitato Palazzo Chigi ricevendo assicurazione di massima attenzione anche da parte dell’unita’ di crisi della Farnesina”. “Non resta che attendere e sperare – aggiunge – che si ponga fine al disagio anche economico dei nostri connazionali”. Al momento, consultando l’unica fonte ufficiale, vale a dire Alitalia, i primi voli disponibili da Buenos Aires per l’Italia, sono fissati per il 3 giugno e hanno un costo che si aggira attorno ai 3.000 euro.