Dalla borgata al cuore della cultura: domani via al Torre di Gaffe Book Fest
Il “Torre di Gaffe Book Fest” è anche un segnale forte, nel 2025 che vede Agrigento Capitale italiana della Cultura: un modo per ribadire che la cultura non appartiene solo ai grandi centri, ma vive — potente e necessaria — anche nelle borgate, lungo le coste, tra le torri dimenticate e le storie mai raccontate.
Una notte di agosto, una torre che veglia da secoli sul mare, una comunità che si stringe attorno alla bellezza della parola: nasce così il “Torre di Gaffe Book Fest”, la prima edizione di un evento che promette di diventare un appuntamento fisso nel panorama culturale siciliano.
Domani, martedì 5 agosto alle ore 21.00, il Piazzale della Torre di Gaffe si trasformerà in un palcoscenico sotto le stelle, per accogliere parole, storie, musica e memoria. Un festival che è molto più di una rassegna letteraria: è un gesto collettivo di amore verso un territorio che chiede di essere ascoltato, vissuto, rispettato.
Ci sarà un dialogo intenso tra il nostro Gabriele Terranova e la scrittrice Patrizia Gabriella Seminerio, alla sua prima pubblicazione di poesie.
A impreziosire l’evento, le letture e i racconti dell’attore Gaetano Aronica, Direttore del Palacongressi della Valle dei Templi e del Teatro Regina Margherita di Racalmuto, capace di dare corpo e anima al respiro del teatro. Interverranno anche il giornalista Fabio Lo Bono (Giornale di Sicilia), l’avvocato Giovanna Giglia, Francesco Bellia, ideatore del Premio “Torre di Gaffe nel cuore”, il funzionario regionale Gilberto Marchese Ragona e il pianista e compositore Giovanni Gallo, che accompagnerà la serata con le sue note.
Proprio il Premio “Torre di Gaffe nel cuore”, che sarà consegnato per la prima volta domani, rappresenta il nucleo emotivo della manifestazione: un riconoscimento simbolico e civile, destinato a chi ha saputo farsi custode del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio, a chi ha promosso le tradizioni locali e sostenuto attivamente la vita della borgata.
Non un premio da salotto, ma un gesto concreto, che nasce “dal basso”, come sottolineano gli organizzatori. Dalla comunità. Dal suo battito. Dalle sue mani. Dalla sua speranza.
Il “Torre di Gaffe Book Fest” è anche un segnale forte, nel 2025 che vede Agrigento Capitale italiana della Cultura: un modo per ribadire che la cultura non appartiene solo ai grandi centri, ma vive — potente e necessaria — anche nelle borgate, lungo le coste, tra le torri dimenticate e le storie mai raccontate.