Favara, minacce e lesioni a commercianti: testimoni confermano le accuse
E’ ripresa questa mattina, davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara ( a latere i giudici Coffari e Veneziano), l’udienza del processo a carico di padre e figlio – Salvatore e Stefanino Pullara, 64 e 37 anni – accusati di minacce e lesioni aggravate. Alla base della vicenda […]
E’ ripresa questa mattina, davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara ( a latere i giudici Coffari e Veneziano), l’udienza del processo a carico di padre e figlio – Salvatore e Stefanino Pullara, 64 e 37 anni – accusati di minacce e lesioni aggravate.
Alla base della vicenda che risale al novembre 2012 ci sarebbe un conto non pagato. I Pullara, proprietari di una ditta di soccorso stradale, avrebbero aggredito un giovane barista ed il padre, gestori di un bar a Favara, a calci, pugni e addirittura un morso in faccia che ha costretto il ragazzo ad un intervento chirurgico.
La diatriba nasce quando i Pullara presentano il conto a padre e figlio che si sarebbero rifiutati di pagare perché pensavano fosse troppo alto. Dalle parole si è passati ai fatti.
Questa mattina in aula sono stati sentiti il fratello (e figlio) delle vittime e un brigadiere in servizio alla tenenza di Favara che hanno, di fatto, confermato le accuse. Salvatore e Stefanino Pullara sono difesi dall’avvocato Angelo Nicotra. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Barba.
L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore della Repubblica Gloria Andreoli. Si torna in aula l’11 giugno.