Economia

Green economy all’italiana il 2019 è stato un anno d’oro per gli investimenti

Gli eco-investimenti in Italia hanno vissuto un particolare boom nel 2019, grazie ad un totale di più di 432mila imprese dell’industria e dei servizi che hanno investito o prevedono di farlo in prodotti e tecnologie che le permettano di ridurre il proprio impatto ambientale, alimentando un sistema ecosostenibile. In questa fase di transizione dalle alte […]

Pubblicato 4 anni fa

Gli eco-investimenti in Italia
hanno vissuto un particolare boom nel 2019, grazie ad un totale di più di
432mila imprese dell’industria e dei servizi che hanno investito o prevedono di
farlo in prodotti e tecnologie che le permettano di ridurre il proprio impatto
ambientale, alimentando un sistema ecosostenibile. In questa fase di
transizione dalle alte emissioni al green sono molto impegnate le aziende del
Sud e in particolare della Sicilia, con quote alte di addetti in queste imprese
nelle province di Agrigento, Ragusa, Caltanissetta, Enna, Catania, Palermo,
Messina, Siracusa e Trapani. Una situazione che fa ben sperare, a cui però fa
da contraltare una capacità di indebitamento di queste aziende per gli
eco-investimenti spesso ridotta.

I vantaggi dell’ecosostenibilità

D’altra parte, investire nella
green economy presenta diversi aspetti positivi, sia dal punto di vista
dell’immagine che da quello prettamente economico. Le imprese che adottano
questo tipo di ottica negli investimenti diventano più competitive sui mercati,
soprattutto in quelli esteri, guadagnano una notevole fiducia da parte di
consumatori sempre più attenti al
tema ambientale
e sviluppano una più elevata quantità di attività di
innovazione che le porti verso un’industria 4.0. Dal punto di vista fiscale,
invece, la Legge di Bilancio 2020 ha previsto l’istituzione di un credito
d’imposta green del 10% nel triennio 2020-2022, di cui le aziende potranno
usufruire sull’acquisto di beni e sulla loro progettazione, installazione e
manutenzione laddove tali spese servano al raggiungimento di obiettivi come il
minor utilizzo di materie prime e quindi il minor consumo energetico, la
riduzione delle emissioni inquinanti in aria, acqua e suolo, l’utilizzo di
materiali alternativi e la riduzione dell’emissione di carbonio. Laddove si
faccia questo tipo di richiesta, entreranno in gioco dei preposti enti
certificatori accreditati e revisori contabili che accerteranno che i progetti
per i quali viene richiesto lo sgravio fiscale siano aderenti a queste finalità,
e che le spese in questione siano effettivamente sostenute dalle aziende.

Rendere eco-friendly la
propria azienda

Ci sono alcuni accorgimenti
che un imprenditore può seguire per rendere più eco-friendly la propria
azienda. Prima di tutto, un’attività d’impresa consuma nella maggior parte dei
casi un’elevata quantità di energia, motivo per cui è bene cercare sui siti dei
fornitori
offerte di luce e gas per le imprese che magari utilizzino
fonti rinnovabili. Sempre sul fronte energia bisogna fare attenzione a limitare
gli sprechi, utilizzando ad esempio lampadine a led che consumino meno di
quelle alogene e spegnendo ad esempio il riscaldamento quando non serve, così
come le luci stesse.
Evitare oggetti monouso, prediligere materiali riciclabili e incentivare la
raccolta differenziata all’interno della propria azienda sono comportamenti che
qualsiasi impresa che voglia essere più ecosostenibile dovrebbe seguire, così
come ricorrere a macchinari meno inquinanti possibile e che dal punto di vista
energetico permettano di non esagerare con i consumi.

Grazie a questi e ad altri accorgimenti, sarà
possibile migliorare la propria azienda dal punto di vista
dell’ecosostenibilità, rendendola più green e più interessante agli occhi di
tutti quei consumatori che danno importanza alle tematiche legate all’ambiente.

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