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Henry di Alberto Tua

Letizia Bilella

Pubblicato 4 anni fa

“L’uomo è dell’uomo inizio e fine, domanda e risposta, giudice che ad ogni sentenza si fa criminale, senato che ad ogni legge si fa traditore, perché l’ordine nel quale ci specchiamo non è che un frammento di una fede infranta e domani, in questo mio cieco vagare, sarò già altrove perché il mio auriga non fa che fissarmi e più non ci conduce dove volevamo andare”.

Vicende estreme e degradanti di un’umanità disperata, si intrecciano con  struggenti emozioni sprazzi di  altruismo ed amore. 

Henry, il protagonista di queste pagine, è lucidamente, spietatamente, cosciente, e non lascia né a sé né agli altri alcuna possibilità, alcuna scelta, alcuna libertà. Vive in funzione di tutto e di niente allo stesso tempo. Tutto lo affascina, tutto lo annoia.

La sua mente vive in funzione di un’unica domanda: chi è lui veramente? E’ respinto da ogni gruppo e da ogni luogo. Il tutto ha come fulcro la libertà di ognuno di noi; la libertà di vivere come ognuno di noi vuole, di credere in qualunque cosa vogliamo, di amare chiunque vogliamo. “Ciò che la libertà determina, l’amore aggrega”.  

Buona lettura.

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