Catania

Il femminicidio prima del femminicidio, Intelisano: “non tutto è come sembra”

“Cronache di un onore sbagliato" è il saggio della giornalista Intelisano

Pubblicato 3 anni fa

Due donne nella Sicilia degli anni sessanta: due femminicidi come tributo all’onorabilità dei loro rispettivi mariti, infamata e lesa. Tutto questo in “Cronache di un onore sbagliato – Il femminicidio prima del femminicidio”, saggio di esordio della giornalista Benedetta Intelisano, edito Villaggio Maori Edizioni, con la prefazione di Alberto Giovanni Biuso. Attraverso un rigoroso metodo di ricerca e un’attenta disamina degli articoli di giornale di quel periodo, l’autrice ricostruisce il profilo dei protagonisti dei delitti di Niscemi e Piazza Armerina. I fatti, i retroscena e l’efferatezza degli omicidi descritti dai giornalisti di allora vengono riscoperti e analizzati con gli occhi e con gli strumenti di oggi.
“Mi hanno sempre detto che quelle frasi infelici che si trovano ogni tanto sui giornali appartengono a un modo ‘antico’ di fare informazione. Dai classici se l’è cercata, raptus e troppo amore, ai più sottili ed elaborati modi di descrivere la vittima come una poco di buono e il violento come un buon padre di famiglia. Mi sono chiesta cosa ci fosse di vero in quelle affermazioni. È per questo che ho iniziato a indagare. Volevo vedere con i miei occhi come venissero raccontati i delitti in quegli anni”, dichiara la giornalista Intelisano.

Ad aprire l’opera, la prestigiosa prefazione del Professore ordinario di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania e saggista Alberto Giovanni Biuso.
L’individuazione dei casi, la ricerca degli articoli nell’archivio storico del quotidiano La Sicilia, l’analisi minuziosa delle vicende e dei personaggi, la ricostruzione, il confronto e, infine, il parere degli esperti. Cronache di un onore sbagliato si arricchisce anche dei contributi di Ernesto De Cristofaro, Massimo Vittorio e Patrizia Maltese.
“Con il Prof. Ernesto De Cristofaro, docente di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, viene sviscerato il tema del delitto d’onore, il linguaggio utilizzato dagli avvocati duranti i processi, continua Benedetta Intelisano. Con il Dott. Massimo Vittorio, ricercatore di Filosofia morale e docente di Etica della comunicazione presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ho affrontato la questione da un punto di vista etico e filosofico, mentre con la giornalista e scrittrice Patrizia Maltese ci siamo incentrare sull’oggi, per scoprire verso cosa si dirige il nuovo modo di fare informazione, bisogna prima tracciare il profilo del giornalista contemporaneo e capire come viene avvertita la figura della donna. Siamo molto indietro? Forse, ma anche qui non tutto è come sembra”.


Benedetta Intelisano, giornalista pubblicista dal 2018 e Dottoressa in Scienze e Lingue per la Comunicazione. Con “Bambina mia” ha vinto nel 2015 la seconda edizione del premio letterario Giorno della Memoria – Il dolore di un secolo promosso dall’Ersu di Catania. Ha ricevuto da parte dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia il riconoscimento Norman Zarcone per essersi distinta “per la competenza, la passione e la preparazione” dimostrata durante l’esame professionale. Ha svolto per cinque anni la sua formazione giornalistico-radiofonica all’interno degli studi di Radio Zammù, la Radio dell’Università di Catania, con diverse collaborazioni esterne nel corso dei suoi anni di studio. Vive attualmente a Roma, dove lavora come redattrice per una radio. Appassionata di giornalismo sin da bambina, quando con dedizione si occupava della direzione del giornale della scuola, ha sempre mantenuto una certa sensibilità nei confronti delle tematiche di genere, con un’attenzione particolare rivolta ai casi di violenza e femminicidio.

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