Migranti, salgono i contagi all’hotspot di Pozzallo: in arrivo l’esercito
“Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti sono risultati positivi al coronavirus. Tutto questo in un solo giorno. Spero che adesso si capisca perche’ da mesi parliamo della necessita’ di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma”. Lo dice l’assessore alla Salute della Regione […]
“Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti sono risultati positivi al coronavirus. Tutto questo in un solo giorno. Spero che adesso si capisca perche’ da mesi parliamo della necessita’ di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma”. Lo dice l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.
“Le (non) decisioni adottate stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza – aggiunge Razza -. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunche’: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorita’ competenti. Basta. La Sicilia non lo merita”.
In totale all’hot spot di Pozzallo, ci sono 165 Migranti; con i 64 casi di positivita’ riscontrati oggi, i positivi al covid-19 in tutto sono 73. Al centro di contrada Cifali tra i territori di Comiso e Ragusa i Migranti ospitati sono 81, tra questi ce ne sono 9 positivi. La Situazione all’hot spot di Pozzallo e’ quella piu’ preoccupante: i contagi si autoalimentano all’interno, facendo scattare ogni volta una nuova quarantena per tutti anche se, una volta riscontrati i casi positivi, i Migranti vengono trasferiti in un’altro settore della struttura.
“Pozzallo ha accolto e continuera’ a farlo, ma occorre trovare un equilibrio che tuteli i Migranti da una parte, ma dall’altra parte che turisti e residenti possono continuare a svolgere con tranquillita’ le loro attivita’ quotidiane”. Lo afferma il sindaco Roberto Ammatuna sottolineando pero’ che “se salta questo equilibrio e’ chiaro che possono nascere problemi di ordine pubblico anche in una citta’ che e’ stata sempre simbolo di tolleranza”. Dopo le fughe dei giorni scorsi dall’hotspot di Pozzallo, stamani su richiesta del sindaco, si e’ tenuta una riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica”. “Nel corso della riunione – aggiunge Ammatuna – ho esternato con forza la problematica che sta vivendo la citta’, allarmata e preoccupata dal fatto che in soli tre giorni si sono verificate due fughe consistenti fra gli ospiti dell’hotspot. L’emergenza e’ legata anche all’alto numero di contagiati, sono 73, presenti al momento nella struttura di accoglienza: se rimangono in quarantena, assistiti e controllati, non esiste alcun problema, ma se dovessero continuare le fughe saro’ costretto a supportare personalmente le Forze dell’Ordine, insieme alla Giunta ed alle altre istituzioni disponibili, anche a costo di piantare una tenda davanti all’hotspot per provare ad impedirle”. “Non so se sia un problema legato al numero degli uomini delle forze dell’ordine presenti sul luogo – osserva il sindaco di Pozzallo – ma l’unica cosa certa e’ che non possono verificarsi altre fughe. Ho ricevuto dal Prefetto di Ragusa – conclude Ammatuna – la notizia che da lunedi’ 17 agosto agosto la presenza militare all’hotspot di Pozzallo sara’ potenziata con l’aggiunta di ulteriori novanta militari e per questo non posso che ringraziarlo per la tempestivita’ del suo intervento”.