Pistola alla testa del genero dopo lite con la figlia, 42enne resta in carcere
Il 42enne, condannato in primo grado a 8 anni per mafia, sarebbe intervenuto per difendere la figlia. In casa aveva 3 pistole con matricola abrasa
Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha convalidato il provvedimento di arresto e disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 42enne di Palma di Montechiaro accusato di detenzione illegale di arma da fuoco. L’uomo, difeso dall’avvocato Santo Lucia, è stato arrestato dalla polizia negli scorsi giorni.
Gli agenti sono intervenuti in un’abitazione nei pressi del quartiere di Villaggio Mosè dopo una segnalazione per una lite in famiglia. Secondo quanto ricostruito, infatti, il 42enne avrebbe preso le difese della figlia che aveva appena avuto un’aspra discussione con il marito. Il palmese ha così preso una pistola e l’avrebbe puntata alla testa del genero.
Una successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altre tre pistole con matricola abrasa e circa 250 munizioni. L’indagato è soggetto noto alle forze dell’ordine. Lo scorso anno è stato condannato (in primo grado) alla pena di 8 anni di reclusione per mafia nell’ambito del processo sul “paracco” di Palma di Montechiaro, una cosca autonoma a Stidda e Cosa nostra guidata dal boss Rosario Pace. La difesa ha annunciato ricorso al Riesame.