Ribera

Ribera, una piazza dedicata all’ingegnere Mazzotta

In tanti hanno partecipato all’evento

Pubblicato 2 anni fa

A Ribera emozionante cerimonia per l’intitolazione di una piazza all’ingegnere Serafino Mazzotta, scomparso 41 anni fa, nel 72⁰ anniversario della sua nascita.
La cerimonia, promossa dall’Amministrazione Comunale di Ribera, dal WWF Sicilia Area Mediterranea e dalla Coop. sociale NICA Onlus, ha visto gli interventi del Sindaco di Ribera, avv. Matteo Ruvolo, del figlio dello scomparto ingegnere, Dr. Alessandro Mazzotta, del rappresentante della Nika Onlus, avv. Giacomo Palermo, e del presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea, Arch. Giuseppe Mazzotta, fratello di Serafino.

Un pubblico ricco di presenze importanti e di tanti amici che hanno dato testimonianza di quanto sia ancora vivo e presente il ricordo dell’ing. Serafino Mazzotta. 
Tutti gli interventi hanno sottolineato come liberare dall’anonimato questo luogo abbandonato nel tempo all’incuria umana, porta una ventata di speranza perché si possa pensare ad un futuro più nitido per le giovani generazioni.
Riflettendo sulla mole di lavori ed idee che sviluppò questo giovane ingegnere ventenne in circa sei anni di professione sa di incredibile.
Sono stati ringraziati, tra gli altri, anche l’assessore Mariella Ragusa Miceli e Giuseppe Tramuta, insieme al Presidente del Consiglio Comunale, Dr. Vincenzo Costa, alla consigliera Maria Quartararo e al volontario WWF Nicola Palermo. 
Era presente alla cerimonia l’ing. Ignazio Marino in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, il cui Presidente Achille Furioso ha fatto pervenire un messaggio di adesione. 
Il cippo di pietra proveniente dalla cava dismessa di Contrada Nadore a Sciacca, sul quale è stata murata una piastrella ceramica con l’intitolazione, è stato trasportato gratuitamente dalla ditta Failla di Ribera. 
In chiusura, il musicista Nino Macaluso ha suonato un brano da lui composto e scelto per l’occasione.
Precedentemente, si era svolta la benedizione a cura del parroco don Calogero Cusumano, che ha reso sacro il luogo, lo spazio e L’infinito di cui è luce l’idea di Serafino Mazzotta che splenderà per sempre nel cuore dei riberesi

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