Migranti, il Comitato spontaneo di Lampedusa ha indetto una consultazione popolare

Il Comitato spontaneo di Lampedusa, dopo aver raccolto le firme, per la realizzazione di un ospedale sull’isola e il rispetto immediato dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a Lampedusa e Linosa, e dopo aver chiesto la chiusura dell’hotspot e la fine dell’utilizzo di Lampedusa come piattaforma militarizzata per la gestione delle migrazioni, ha indetto una consultazione popolare sul tema delle migrazioni.

Si potrà votare da lunedì 15 giugno a domenica 21 giugno in piazza delle Libertà dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 20. Si voterà in maniera anonima, a partire dai 16 anni in poi, saranno registrati in appositi elenchi e le schede saranno conservate in un’urna sigillata fino alla conclusione del periodo di voto. Lo spoglio delle schede avverrà a partire dalle 21.30 in Piazza delle Libertà.

“Abbiamo in più di un’occasione chiesto alle istituzioni locali di avviare un confronto all’interno delle sedi di rappresentanza democratica locale; purtroppo però questo ci è stato più volte negato.Riteniamo sia necessario che tutta la popolazione partecipi attivamente alla vita democratica della comunità. La consultazione, dichiara il Comitato, ha come obiettivo quello di dare voce alla reale opinione degli abitanti di Lampedusa, cercando così di rompere l’immagine retorica e politicamente funzionale che negli anni è stata costruita intorno a quanto si verificava sull’isola. Le narrazioni dominanti dell’isola improntate alla continua emergenza, da quella edulcorata dell’accoglienza e degli eroi, a quella piena di stigma dell’isola razzista e xenofoba, sono state tutte caratterizzate da grossolane semplificazioni, sempre lontane anni luce dalla complessità dei fenomeni e delle dinamiche realmente in atto. Non è nostra intenzione ignorare la gravità del problema migratorio. Riteniamo però che, continuano, a partire dalla rivendicazione dei diritti e della serenità per i lampedusani e le lampedusane, possa iniziare un percorso di messa in discussione dell’intera governance delle migrazioni: a partire dall’intervento sulle cause che spingono migliaia di persone a lasciare il proprio paese nelle condizioni a cui abbiamo assistito in questi anni, fino alla regolarizzazione dei viaggi, superando così le attuali normative nazionali ed europee, con particolare attenzione al tema dei diritti dei lavoratori, comunitari ed extracomunitari.”