Lunedì’ i funerali di Luca Pisciotto, il killer resta in carcere
Randazzo è accusato di tentato omicidio e omicidio
Si svolgeranno lunedì i funerali di Luca Pisciotto, ventiduenne originario di Agrigento, ucciso lo scorso 2 febbraio a Liegi con cinque coltellate dall’ex compagno della madre. Luca era intervenuto per difenderla dopo che la donna – Madeleine Sorce – era stata aggredita e quasi uccisa dall’ex fidanzato Pietro Randazzo. Quest’ultimo, accusato di tentato omicidio e omicidio, intanto resta in carcere. L’indagato comparirà nuovamente davanti l’autorità belga, che chiederà la proroga della custodia cautelare in carcere, tra un mese. La famiglia della vittima intanto è a Liegi ma non ha ancora potuto vedere il figlio.
L’OMICIDIO
Cinque coltellate al torace e alla coscia per uccidere il figlio dell’ex compagna che aveva deciso di troncare una relazione sentimentale durata ben nove anni. Luca Pisciotto, 22enne di Agrigento, è stato ucciso nella tarda mattinata di mercoledì 2 febbraio in rue Bois de Breux Jupille, a Liegi. L’omicida è Pietro Randazzo, siciliano con precedenti di polizia. Dopo aver ammazzato Luca ha provato una fuga disperata ma quando ha capito di essere ormai braccato si è consegnato ieri sera alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato. Un delitto che ha sconvolto la comunità agrigentina in Belgio tanto quanto quella della Città dei Templi. Nel recente passato c’erano stati dei campanelli di allarme sulle condotte poste in essere da Randazzo. Il 18 dicembre scorso è stato arrestato dalla polizia per essersi presentato sotto casa di Madeleine, la madre di Luca, e subito rilasciato. Appena due giorni dopo, il 20 dicembre, un nuovo arresto per aver bucato le gomme dell’auto del nuovo compagno della donna. Poi un richiamo con un percorso psicologico che lo stesso aveva accettato di seguire. Sembrava essersi rassegnato alla fine della relazione e aver finalmente voltato pagina. Così non è stato.