Mosaico, faida Favara-Liegi: proseguono arringhe difensive
Proseguono le arringhe degli avvocati della difesa nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta Mosaico
Proseguono le arringhe degli avvocati della difesa nell’ambito del processo, che si celebra a carico di sette imputati col rito abbreviato, scaturito dall’inchiesta Mosaico che ha fatto luce sulla tristemente nota faida Favara-Liegi. Una scia di sangue che dal 2016 al 2018 è stata caratterizzata da tre omicidi e altrettanti agguati andati a vuoto. Ieri mattina sono state due le posizioni discusse dai legali: quella di Gerlando Russotto e quella di Carmelo Nicotra.
Per il primo l’avvocato Salvatore Cusumano ha chiesto il proscioglimento dalle accuse relative alle armi per ne bis in idem poiché già condannato dal tribunale di Agrigento alla pena di anni 1 mesi 10. Il legale ha poi avanzato richiesta di l’assoluzione per tutti gli altri capi di imputazione ed in subordine con riferimento ai singoli episodi di cessione la riqualificazione del fatto in c.d. “Piccolo spaccio”.
La posizione di Nicotra è stata discussa dagli avvocati Salvatore Cusumano e Samantha Borsellino. Anche in questo caso, al termine delle arringhe, è stata avanzata richiesta di assoluzione dalle accuse evidenziando alcuni aspetti tecnici e procedurali come il fatto di aver sentito la prima volta Nicotra come persona informata sui fatti e non come indagato e quindi con ogni diritto riconosciuto della legge primo fra tutto il diritto al silenzio. L’accusa, durante la requisitoria, ha chiesto la condanna di Russotto a sedici anni di reclusione mentre per Nicotra la richiesta è otto anni e quattro mila euro di multa. Un solo imputato – Carmelo Vardaro – ha scelto la via del rito ordinario con il processo che si è aperto negli scorsi giorni davanti i giudici della Corte di Assise di Agrigento.