Agrigento

Inchiesta Kerkent, Gibilaro resta in carcere: rigettata istanza

I giudici però non hanno accolto l’istanza ritenendo che il carcere sia “la misura necessaria a far fronte al rischio di recidivanza"

Pubblicato 3 anni fa

La quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presieduta dal giudice Patrizia Ferro, ha rigettato l’istanza di scarcerazione avanzata dall’avvocato Monica Malogioglio nei confronti di Eugenio Gibilaro, 55enne di Agrigento, condannato a dieci anni in primo grado nella maxi inchiesta Kerkent.

Gibilaro è stato arrestato nel marzo 2019 nell’ambito dell’operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento, guidata dal vicequestore Roberto Cilona, che ha fatto luce sulla scalata al vertice della famiglia mafiosa del boss Antonio Massimino e su un traffico imponente di sostanze stupefacenti gestito come una holding. 

La difesa ha chiesto alla Corte di Appello la scarcerazione di Gibilaro con contestuale applicazione della misura degli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto. I giudici però non hanno accolto l’istanza ritenendo che il carcere sia “la misura necessaria a far fronte al rischio di recidivanza nonché proporzionata alla gravità dei fatti contestati ed alla pena irrogata dal primo giudice tenuto conto anche dei numerosissimi precedenti penali dell’imputato”. 

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