Morti durante traversata in mare, arrivate cinque bare a Porto Empedocle: c’è anche quella di neonato
Le 5 bare sono state trasferite nei cimiteri di Castrofilippo e Grotte
Cinque salme dei migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere Lampedusa sono arrivate al molo di Porto Empedocle. C’è anche la bara bianca del neonato di 20 giorni, originario della Costa d’Avorio, trovato morto, lo scorso 10 novembre, sul barchino soccorso dalla Capitaneria di porto.
Il piccolo viaggiava con la mamma: una diciannovenne che voleva far curare in Italia i disturbi respiratori che aveva il bimbo. Il papà del neonato era rimasto in Tunisia. La camera mortuaria di Lampedusa, dove nelle scorse settimane si era arrivati a 12 bare, è ora vuota.
Le 5 bare, dopo lo sbarco sul molo di Porto Empedocle e un breve momento di preghiera,sono state trasferite nei cimiteri di Castrofilippo e Grotte. Lo ha disposto la Prefettura di Agrigento che è riuscita a trovare posti disponibili per la tumulazione che avverrà domani. Nel cimitero di Grotte verrà tumulato il neonato di 20 giorni che ha perso la vita, durante la traversata, a causa di un malore.
“Un altro giorno triste. Cinque salme di sfortunati migranti. Domani mattina la sepoltura nel nostro cimitero del neonato, di una donna e di un uomo. Una tristezza infinita.” Questo il commento del sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza.
Le altre due salme verranno trasferite nel cimitero di Castrofilippo. “Non si può rimanere certo indifferenti- ha detto Franco Badalamenti- davanti alla tragedia che si sta consumando giorno dopo giorno nelle acque del Mediterraneo. Migliaia di morti- ha aggiunto- che hanno lasciato la loro terra con un sogno: trovare e vivere una vita migliore. Così invece non è stato. Per questi motivi conclude Badalamenti- non potevamo certo rimanere indifferenti all’appello che ci è stato rivolto da sua Eccellenza il Prefetto Maria Rita Cocciufa , per dare una degna sepoltura a queste nuove vittime di una tragedia che tutti noi auspichiamo possa avere al più presto fine”.