Mafia

Mafia, Scarpinato: “C’è chi vuole rottamare il 41bis”

Così l'ex procuratore Roberto Scarpinato, senatore per i Cinquestelle, in una intervista a 'la Repubblica'.

Pubblicato 3 anni fa

“Se passa l’idea che con l’arresto di Matteo Messina Denaro la mafia sia stata sconfitta, la legislazione antimafia è a rischio”. Così l’ex procuratore Roberto Scarpinato, senatore per i Cinquestelle, in una intervista a ‘la Repubblica’. “Sarebbe un errore straordinario. Le aristocrazie mafiose sono una componente del sistema di potere occulto italiano che quando è necessario usa la violenza, altrimenti si avvale di altri strumenti, come la corruzione. Oggi non serve sparare”, aggiunge.

“La mafia è stata cancellata dall’agenda politica. Dopo la riforma dell’ergastolo ostativo, che oggi consente l’uscita dal carcere anche a coloro che si rifiutano di collaborare, adesso manca solo l’ultimo step. Abolire il 41 bis che a tutt’oggi impedisce ai boss stragisti di usufruire della riforma”, sottolinea. Per Scarpinato Messina Denaro “insieme a pochissimi altri, è stato una delle interfacce tra la mafia e le ‘menti raffinatissime’ che hanno pianificato la strategia stragista del ’92-93 affidando ai mafiosi prima il ruolo di braccio armato, poi di unici capri espiatori. Un’operazione di sistema da specialisti della strategia della tensione che a Palermo, Firenze, Milano e Roma, hanno utilizzato il linguaggio cifrato delle bombe per pilotare la transizione dalla Prima alla Seconda repubblica in modo indolore”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress