Agrigento, crollo del palazzo Crea: “Ai condomini è costato quasi 400 mila euro”
A riferirlo, nel corso della deposizione nel processo, è stato l’ingegnere Gianluigi Di Marco
“Il costo della messa in sicurezza del lato ovest del palazzo Crea di Agrigento è costato ai condomini tra i 350 e i 400 mila euro”. Lo ha riferito l’ingegnere Gianluigi Di Marco, perito della parte civile, nella deposizione avvenuta ieri mattina davanti il giudice Manfredi Coffari nel processo scaturito dal crollo del cedimento di parte del costone in pieno centro città avvenuto nel marzo 2014.“Cinque pilastri erano molto danneggiati e il primo intervento è stato quello di rimuovere cinque grossi massi che erano caduti – ha dichiarato l’ingegnere – anche per evitare ulteriori cedimenti nei fabbricati.”
Sul banco degli imputati siedono l’ex sindaco Marco Zambuto, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Principato e i tre proprietari dei terreni adiacenti al palazzo: Maria Isabella Sollano, 80 anni, e i figli Valentina e Oreste Carmina, 54 e 50 anni. L’accusa è disastro colposo. All’ex sindaco e al dirigente del comune, quest’ultimo difeso dall’avvocato Antonino Manto, viene contestato di essere stati a conoscenza già due anni prima del crollo della grave situazione di pericolo. Per i proprietari dei terreni, difesi dall’avvocato Rosa Salvago, l’accusa è quella di non aver ottemperato ad un’ordinanza che imponeva loro la manutenzione del terreno.