Emergenza migranti, Piantedosi incontra Mannino: “mio impegno su Lampedusa”
Prima tappa della visita lampo è stato l'hotspot di Contrada Imbriacola che al momento ospita 3000 mila persone
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è atterrato, con un elicottero dei vigili del fuoco, a Lampedusa. Ad accoglierlo, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, il questore Emanuele Ricifari, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino e il presidente del consiglio comunale Giacomo Mercurio. La prima tappa della visita lampo è stato l’hotspot.
“Le prometto che a cominciare da dopodomani, da quando ci vedremo a Roma, cercheremo già di avere risposte”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine dell’incontro con il sindaco Filippo Mannino. “Confidiamo che a breve riusciremo ad assicurare una gestione più ordinata dei flussi. L’obiettivo è portare a compimento quello che si sta facendo anche a livello internazionale, ma allo stesso tempo lavoriamo per realizzare al più presto un piano per una gestione più ordinata, la fase acuta degli sbarchi non ci consente di perdere tempo. Quello del Governo non è solo un piano per Lampedusa, ma un piano per una gestione più ordinata di quello che parte da Lampedusa. Stiamo vivendo una fase epocale della crisi migratoria, con quello che c’è dietro. La grande sfida è riuscire ad affrontare una fase che è definibile come epocale”, ha concluso Piantedosi. Il capo del Viminale rivolgendosi al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che era seduta nelle prime file della sede dell’area marina protetta ha detto: “Gli dobbiamo dare una mano. Dobbiamo trovare un modo, straordinario ovviamente, di dargli una mano. Gli chiediamo di esercitare il ruolo dell’accoglienza, saranno mille in più, mille in meno visto che è la prima porta di ingresso d’Italia e d’Europa”, ha concluso Piantedosi.
Salgono a 14 gli sbarchi a partire dalla mezzanotte per un totale di 480 persone. Dall’hotspot, che al momento ospita 3.000 persone, 130 sono stati imbarcati sulla nave di linea Galaxy che arrivera’ a Porto Empedocle. Altri 89 raggiungeranno Pozzallo a bordo di un pattugliatore della Guardia di finanza mentre altri 380 lasceranno l’isola questa sera a bordo del traghetto.
“Sono mesi che chiedo di avere un’autoambulanza in più, a volte mi vergogno a dirlo anche davanti ai giornalisti. Da 9 mesi ripeto sempre le stesse cose: i barchini abbandonati, i barchini sulle coste, la questione della spazzatura, la questione delle fogne, l’emergenza salme, i posti nei cimiteri. E’ stata dichiarata l’emergenza, dobbiamo accelerare su tutto”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, sfogandosi con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Partendo dall’area dove depositare i barchini, individuiamola e basta. E’ inutile fare sto valzer con un rimpallo di responsabilità – ha aggiunto Mannino – e non capisco quale sia il motivo, quale sia l’interesse del rimpallo di responsabilità. Siamo in l’emergenza, individuiamo almeno l’area di deposito e risolviamo almeno questo problema. Con il cuore in mano dico chiaramente che sto tralasciando il mio territorio, l’isola, perché quotidianamente l’ottanta per cento del mio tempo è impiegato su questo fronte. Ogni giorno sono fiumi di inchiostro per chiedere aiuto ai colleghi sindaci, a chiedere aiuto al ministero per i barchini, a chiedere aiuto al prefetto di Agrigento. Se riuscite a mettere un ufficio, una persona, – ha proseguito – che possa dirimere tutte queste problematiche, che ben venga perché è veramente difficile amministrare in queste condizioni. Non è soltanto una questione economica, che è un problema”. “Ho chiesto più volte di anticipare le risorse, a giugno non avremo più un centesimo per pagare la spazzatura, sa che numero ci sono all’hotspot – ha concluso Mannino in riferimento alle presenze della struttura d’accoglienza per migranti – Il bilancio nostro è quello e non saremo più in grado, non soltanto per i migranti, ma per nessuno perché io ho utilizzato tutto quello che c’era da utilizzare nei capitoli. Non c’è più niente”.
Oltre al capo del Viminale, all’aeroporto di Lampedusa sono giunti i prefetti Maria Teresa Sempreviva e Paolo Canaparo, Valerio Valenti, capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione nonché commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine del dipartimento Pubblica sicurezza e dal direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere, Claudio Galzerano, e il capo della segreteria tecnica del ministro Maria Pia Terracciano. Il neo commissario delegato per lo stato di emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti, era stato a Lampedusa lo scorso 18 aprile e si era impegnato, per una efficiente gestione dell’hotspot.