Empedoclino accusato di violenza sessuale sulla compagna, la ginecologa in aula: “Non ho notato alcun segno”
Nel processo a carico di un trentenne empedoclino accusato di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della compagna
È ripreso questa mattina, davanti i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, il processo a carico di un trentenne empedoclino accusato di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della compagna. In aula è comparsa, chiamata a testimoniare, la ginecologa che aveva in cura la ragazza. La specialista, rispondendo alle domande delle parti, ha affermato di non essersi accorta di presunte violenze e, in particolare, del segno di cuciture sui genitale della donna.
Tra le contestazioni mosse all’imputato, difeso dall’avvocato Luigi Troja, vi è infatti anche quella di aver cucito le parti intime della fidanzata. Ma non soltanto. La vicenda risale al 2015 quando l’uomo aveva venti anni e la ragazza era minorenne. Tra le accuse vi sono tanti episodi di violenza: schiaffi, pugni e umiliazioni di vario genere. Il processo è stato aggiornato per sentire nuovi testimoni.