Rapine a mano armata tra Licata, Palma e Camastra: chieste due condanne
Nel dicembre 2022 i due avrebbero seminato il panico tra Palma di Montechiaro, Camastra e Licata
Sono accusati di aver seminato il panico tra Palma di Montechiaro, Camastra e Licata mettendo a segno ben sei rapina a mano armata e due furti. Il sostituto procuratore Gaspare Bentivegna ha chiesto la condanna a sei anni e tre mesi di reclusione nei confronti di Antonino Incardona, 28 anni e Salvatore Provenzani, 21 anni, entrambi di Palma di Montechiaro.
I fatti al centro del processo risalgono al 3 dicembre 2022. Il tutto in poche ore, usando una motocicletta e due caschi integrali per non essere visti in faccia. In un caso la vittima e’ stata brutalmente picchiata con il calcio della pistola. Una “maratona” di crimini che, tuttavia ha “fruttato” un bottino di poche centinaia di euro. Le indagini, pero’, nonostante le difficolta’ iniziali, hanno portato all’obiettivo: alcuni fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza hanno immortalato la targa di una moto intestata a uno dei due.
Il giovane, sentito dai poliziotti, ha dichiarato che non la usava da tempo perche’ gli era stata rubata la targa che, pero’, e’ stata ritrovata a casa del presunto complice. I due imputati, mai raggiunti da misura cautelare, sono difesi dagli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Rosario Maria Prudenti. Il processo è in corso davanti il gup Micaela Raimondo. Si torna in aula il 5 marzo per le arringhe della difesa.