Tutela dell’ambiente, sequestri e denunce della Guardia Costiera
Le verifiche hanno evidenziato gravi violazioni ambientali: la presenza di rifiuti speciali pericolosi, scarichi reflui industriali non autorizzati e il rischio concreto di inquinamento diretto del mare
La capitaneria di porto di Palermo ha sequestrato un’attività abusiva di rimessaggio nautico e cantieristica navale che occupava illegalmente un’area demaniale di circa 3.800 metri quadrato. L’attività di controllo rientra nell’operazione Oro Blu della guardia costiera finalizzata alla tutela dell’ambiente marino-costiero ed in particolare al contrasto degli illeciti ambientali in materia di scarichi idrici. Le verifiche hanno inoltre evidenziato gravi violazioni ambientali: la presenza di rifiuti speciali pericolosi, scarichi reflui industriali non autorizzati e il rischio concreto di inquinamento diretto del mare, nonché violazioni di valenza amministrativa punite con sanzioni pecuniarie pari a 10.000 euro. A Termini Imerese, militari dell’ufficio circondariale marittimo, nella zona industriale, insieme a personale dell’Arpa Sicilia, hanno accertato gravi irregolarità ambientali in un cantiere nautico, tra cui il deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Lo scarico non autorizzato di acque reflue industriali; l’emissioni in atmosfera non autorizzate. Inoltre, sono state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 11.000 euro. I militari di Porticello ha invece accertato lo sversamento illecito di reflui fognari non trattati direttamente nel canale Perriera (Casteldaccia), e in mare, durante le operazioni di scavo finalizzate alla sistemazione idraulica del canale. E’ scattata un’indagine nei confronti dell’impresa che stava eseguendo i lavori di sistemazione idraulica. A Mazara del Vallo, la locale Capitaneria di Porto dopo la denuncia di un privato cittadino ha accertato uno sversamento illecito di reflui grezzi in un canale. È stato disposto il sequestro di un’area di 5.040 metri quadrati.