Giudiziaria

Il meccanico che accoltellò i familiari, moglie e figli chiedono un risarcimento di 200 mila euro 

Moglie e figli furono accoltellati in quel drammatico giorno di ordinaria follia a Cianciana: adesso chiedono 200 mila euro di risarcimento

Pubblicato 11 ore fa

Duecentomila euro quale risarcimento del danno che serviranno esclusivamente per l’istruzione dei figli e la gestione familiare. È la richiesta avanzata dalle persone offese nel processo a carico di Daniele Alba, il meccanico trentacinquenne che nel maggio dello scorso anno accoltellò la moglie e i due figlioletti al culmine di un pomeriggio di follia a Cianciana. I familiari si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Carlo D’Angelo e adesso chiedono il risarcimento per i fatti avvenuti in quel drammatico giorno. Daniele Alba si armò con un coltello e sferrò alcuni fendenti prima alla coniuge e in seguito anche ai due bambini. Il processo è in corso, con il rito abbreviato, davanti il giudice Dino Toscano. 

La procura di Sciacca ha chiesto la condanna dell’imputato ad 8 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti. Il meccanico, inizialmente accusato anche di triplice tentato omicidio e sequestro di persona, è stato ritenuto tramite perizia incapace di intendere e volere in quel momento e per questo motivo – soltanto per queste ipotesi di reato – è stato chiesto il non luogo a procedere. Il pubblico ministero ha però avanzato la proposta, una volta che Alba sconterà l’eventuale condanna, della misura di sicurezza di residenza per 10 anni in una Rems, la struttura dedicata a persone con disagi psichici che si sono macchiate di gravi crimini. Si torna in aula il 24 giugno per la sentenza. 

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