A Sambuca di Sicilia una panchina verde per ascoltare i giovani
Attivo un percorso gratuito di supporto psicologico per adolescenti e genitori
Una panchina verde nel cuore del paese, nel vicolo Saraceno Settimo, come simbolo concreto di ascolto, condivisione e sostegno per le nuove generazioni. Sarà inaugurata sabato 7 giugno alla presenza di operatori, giovani, educatori e rappresentanti delle istituzioni locali, nell’ambito della campagna nazionale “Non sono emergenza”, promossa da Con i Bambini un’iniziativa che rientra tra gli obiettivi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Prima dell’inaugurazione gli alunni e le alunne delle classi I, II e III B a tempo prolungato e il corpo di ballo della II C dell’I.C. “G. Tomasi di Lampedusa”, plesso “Fra Felice da Sambuca”, si esibiranno nello spettacolo teatrale dal titolo “Nel mezzo del cammin…ci siamo finiti davvero. La Divina commedia, metafora di un viaggio che insegna”.
La panchina verde non è solo un arredo urbano: è un luogo simbolico dove fermarsi, riflettere e condividere. Qui chiunque può registrare un breve video, esprimere un pensiero, raccontare un’esperienza — diretta o indiretta — sull’importanza della salute mentale. Uno spazio di ascolto e partecipazione, fisico e virtuale, dove ogni voce conta. Le testimonianze potranno essere condivise sui social con l’hashtag #nonsoloemergenza.
«Il Comune di Sambuca di Sicilia – commenta Giuseppe Cacioppo, sindaco di Sambuca di Sicilia – ha scelto di aderire a questa iniziativa, confermando il proprio impegno per la costruzione di una comunità più attenta e inclusiva. La panchina è simbolo di dialogo tra persone e culture in una città che da tempo è meta turistica.»
Intanto, prosegue l’iniziativa di supporto psicologico personalizzato rivolta a giovani tra gli 11 e i 17 anni e ai loro genitori. Un’attività curata dall’associazione CIRF ETS che sta coinvolgendo oltre 15 nuclei familiari. Il percorso è parte integrante del progetto “Generazione S.T.I.L. – Costruttori di Futuro tra Sostenibilità, Territorio, Innovazione e Leisure”, un sostegno concreto per gli adolescenti e le famiglie, per affrontare la quotidianità sempre più segnata da sfide educative, sociali e relazionali. L’intervento rappresenta una risposta concreta ai bisogni educativi ed emotivi degli adolescenti. Gli incontri si svolgono a Palazzo Panitteri e presso il domicilio delle famiglie che hanno richiesto il supporto. L’attività svolta da educatori e psicologi rappresenta un’importante occasione per valorizzare il dialogo tra generazioni e rafforzare i legami familiari in un momento storico complesso. È offerto ascolto, supporto e strumenti utili per affrontare le sfide dell’età evolutiva, migliorare la comunicazione familiare e promuovere il benessere psicologico.
«Il progetto è un’importante esperienza di accoglienza e accompagnamento per i minori coinvolti – spiega la psicologa Ninni Mangiaracina – offrendo un supporto psico-educativo integrato. Al centro del nostro intervento c’è il minore, ma l’approccio adottato prevede un coinvolgimento attivo di tutti i contesti significativi della sua vita, in particolare la famiglia e la scuola. Dopo una prima fase di ascolto e osservazione del minore, abbiamo attivato un lavoro di presa in carico dei nuclei familiari e relazionali che lo circondano, promuovendo un intervento sistemico e condiviso. Parte integrante del mio ruolo è anche il supporto continuo agli educatori dell’équipe e la collaborazione costante con l’assistente sociale. Insieme, lavoriamo per progettare e potenziare le competenze trasversali (Life Skills) nei giovani utenti, al fine di accompagnarli verso una maggiore consapevolezza di sé e una migliore capacità di affrontare le sfide quotidiane. Il percorso finora svolto ha messo in luce quanto sia fondamentale un lavoro in rete, capace di sostenere non solo i minori, ma l’intero sistema che ruota intorno a loro, con uno sguardo educativo e psicologico che favorisca la crescita e l’inclusione». «È un supporto concreto alle famiglie – aggiunge l’assistente sociale, Giusy Mangiracina – insieme all’equipe di cui faccio parte, dopo l’ascolto della persona, ci adoperiamo per trovare strategie individualizzate ed efficaci per migliorare l’apprendimento scolastico dei giovani ma anche aspetti della vita quotidiana come la gestione delle relazioni attraverso il potenziamento della rete sociale e familiare.»
L’esperienza di Sambuca di Sicilia rappresenta un modello replicabile, in grado di offrire servizi socio-educativi innovativi, differenziati e centrati sulla persona. Una testimonianza concreta di come si possa costruire futuro, partendo dal benessere psicologico e educativo delle nuove generazioni.
Le iniziative rientrano tra le azioni del progetto “Generazione S.TI.L. Costruttori di Futuro tra Sostenibilità, Territorio, Innovazione e Leisure”, promosso da un partenariato pubblico-privato tra Kòrai – Territorio, Sviluppo e Cultura (ente capofila), Apprendo Onlus, CIRF, ORSA, Il Mediterraneo Scarl impresa sociale, Zeste Hub ETS, i Comuni di Sambuca di Sicilia, Menfi, Montevago, l’I.I.S.S. “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca e l’I.C. “G. Tomasi di Lampedusa” di S. Margherita di Belice. Il progetto è stato selezionato dall’Agenzia Coesione Territoriale tra gli interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore con risorse PNRR.