Politica

Sfiduciato il sindaco di Sambuca di Sicilia, Comune sarà commissariato

Con 8 voti a favore e 4 contrari, il consiglio comunale di Sambuca di Sicilia ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Cacioppo

Pubblicato 3 mesi fa

Con 8 voti a favore e 4 contrari, il consiglio comunale di Sambuca di Sicilia ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Cacioppo. A capo di una giunta di centrosinistra, era stato eletto nel 2023. Una sfiducia giunta 9 mesi dopo l’accoglimento, da parte del Cga, del ricorso elettorale presentato dal consigliere comunale Sario Arbisi, sfidante di Cacioppo nella corsa alla carica di sindaco. Sentenza della giustizia amministrativa che aveva ribaltato la maggioranza consiliare.

“La sfiducia è stata un’iniziativa spregiudicata, e consegna il nostro comune ad almeno 11 mesi di commissariamento”, ha detto Cacioppo. Per Arbisi invece “si è trattato di un atto necessario a causa dell’ingovernabilità e la mancata apertura del sindaco nei confronti del gruppo di maggioranza”.

Il messaggio dell’ormai sindaco Cacioppo per ringraziare la comunità e chi l’ha sostenuto:

Ieri dall’Aula Consiliare sono uscito a testa alta. Guardandovi uno ad uno negli occhi. Nulla da temere. Nulla di cui vergognarmi.Abbracciandovi pure quando riuscivo a raccogliere le vostre mani. Comunque fiero di una comunità che si chiama Sambuca.Ero arrivato giusto una manciata di minuti prima delle 11 dopo aver firmato alcuni documenti al Palazzo dell’Arpa.Sono uscito senza rancori e nella certezza di aver fatto delle cose. Poche, tante. Non saprei. Non importa il “quantum”. Giusto delle cose!Comunque sicuro di aver fatto. E con me i miei assessori, i miei consiglieri. Di oggi e di ieri.Consapevole anche di aver servito questa comunità e i suoi cittadini. Lo Stato e l’istituzione che ho rappresentato indossando la fascia tricolore. Con dignità e rispetto. Con onore e tanta umiltà.Una fascia indossata lungo un cammino carico di responsabilità e dignità! È di limiti che appartengono ad un sindaco e non ad un eroe.Un cammino fatto di impegno quotidiano, ascolto autentico e spirito di servizio.Ho scelto di anteporre a tutto gli interessi della collettività, lavorando con coerenza, sacrificio, visione.Attorno a questa storia, tanti volti, tanti sambucesi.Quando una piazza si riempie, quando la gente si stringe attorno ad un progetto, quando un’aula di un consiglio comunale e’ stracolma di cittadini, sambucesi e non, nel corridoio e sul sagrato, tanti, tantissimi, non è solo un’immagine da condividere ma è il segnale tangibile che quel progetto ha radici nella realtà e nella lealtà, nel lavoro e nella costante passione che non ha pari.E gli obiettivi raggiunti non sono più proclami social che il virus del pc porterà via, non sono più solo dichiarazioni, ma conquiste riconosciute e sentite. Da tutti!In un’epoca in cui il consenso può sembrare effimero, ricordiamoci che il consenso solido si costruisce con l’autenticità, si difende con il coraggio e si rinnova con i risultati.D’altro canto – di dice Aldo Moro – che “la politica è l’arte del possibile, del graduale e del paziente realismo.” La politica è figlia del tempo!Con me c’era Sambuca e i sambucesi che hanno seguito e in presenza le sorti di un comune affidato al voto di otto persone.Grazie per avermi ascoltato, grazie per essere presenti, tanti, incuriositi e preoccupati per il futuro di questa bella nostra comunità!Grazie per avermi atteso fuori trepidanti di un risultato mai arrivato e di una presa di coscienza che il lupo da mesi aveva già perso. Anzi, una coscienza che non ha mai avuto!Io ieri da quell’aula sono uscito a testa alta. E con me i miei assessori e i miei consiglieri comunali. Tutti a testa alta! Con gli occhi imperlati e col cuore carico di gratidudine per il consenso che abbiamo colto con mano e per l’amarezza che abbiamo misurato negli occhi di chi era in piazza.Grazie perché ci siete stati e ci sarete”.

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