Politica

Formazione, i sindacati: “Pasticcio click day, fondi a rischio”

La nota di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Sicilia

Pubblicato 2 ore fa

“Abbiamo appreso dell’ennesimo rinvio dei corsi dell’Avviso 7 seconda edizione. La piattaforma predisposta e’ nuovamente bloccata. Adesso la Sicilia rischia seriamente di perdere i fondi per gli Avvisi 6 e 7 destinati ai disoccupati e ai percettori di reddito d’inclusione rischiando anche di non arrivare per tempo a certificare la spesa Fse e Pnrr entro il 31/12/2025 e dopo di che non basteranno piu’ le scuse per giustificare l’ingiustificabile”. Lo affermano Michele Vivaldi, Honore’ Federico e Ninni Panzica, Clelia Casciola, responsabili regionali per la formazione professionale rispettivamente di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Sicilia. “Servirebbero il genio di Carlo Emilio Gadda e la sua arte – spiegano – per trovare una soluzione a un giallo tutto siciliano, ma e’ necessario fare un passo indietro. Il 30 aprile sul sito dell’Assessorato all’Istruzione e Formazione Professionale viene pubblicato la seconda finestra dell’Avviso 7, dopo appena 17 minuti e’ ritirato, ufficialmente per la presenza di refusi ed errori. Nell’edizione definitiva, pubblicata a fine luglio il testo era sostanzialmente uguale all’avviso pubblicato in precedenza. La prima domanda scomoda che poniamo: sono state esercitate pressioni da qualche Ente datoriale per cambiare l’Avviso 7 seconda edizione e le regole di accesso alla piattaforma?”. “Ricordiamo che – continuano i rappresentanti sindacali – la prima finestra dell’Avviso 7 si e’ svolta senza intoppi: una piattaforma efficiente, conosciuta dagli operatori, e i corsi hanno ampiamente coperto tutto il territorio siciliano. Pertanto non si comprende come l’amministrazione abbia sentito la necessita’ di cambiare le modalita’ di accesso dell’avviso. Sarebbe gravissimo pensare se in Sicilia oggi dopo gli scandali avutosi negli anni precedenti venisse fuori che ancora oggi vi e’ l’esistenza di gruppi di pressione capaci di tenere sotto scacco il sistema della formazione professionale”. “Seconda domanda: chi paghera’ – aggiungono i sindacati – per l’imbarazzante gestione di Sicilia Digitale? Le piattaforme che gestiscono le progettazioni esecutive e non solo sono gestite da Sicilia Digitale, una societa’ che, nonostante l’ovvia e scontata assunzione di responsabilita’ sui rinvii, dimostra quotidianamente inefficienza gestionale e di programmazione con continui e insostenibili malfunzionamenti, blocchi di sistema e fallimenti”. Terza domanda: “E’ tollerabile che nel 2025, in un mondo che utilizza le intelligenze artificiali nei piu’ svariati ambiti, in Sicilia non si possa programmare una piattaforma che regga l’afflusso massivo dei dati immessi?” “Chiediamo che l’amministrazione regionale – concludono le organizzazioni sindacali – congiuntamente all’assessore al ramo, si faccia carico di convocare con la massima urgenza un tavolo di confronto tra le parti sindacali e datoriali, al fine di trovare eventuali soluzioni di carattere d’urgenza che possano dare un stabilita’ al settore, risposte certe su questo spettacolo indecoroso, che da giallo alla Gadda rischia di tramutarsi in tragedia o peggio in farsa”.

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