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Due sculture monumentali in tetrapak di Edoardo Malagigi ad Agrigento2025

Le opere saranno inaugurate sabato prossimo 20 settembre

Pubblicato 18 ore fa

Un Pinocchio alto 5 metri profondamente antimilitarista e tre colonne che rendono omaggio al Tempio della Concordia: Edoardo Malagigi, artista e “artivista” tra i più interessanti del panorama contemporaneo, crea per Agrigento Capitale Italiana della Cultura due progetti di arte pubblica, potenti e simbolici, due opere sorelle, facce dello stesso scarto – il poliaccoppiato riciclato dei cartoni da latte e succhi – ma capaci di dare forma a messaggi diversi, complementari e urgenti.  

Tempio di tetrapak ed End Game saranno inaugurate sabato prossimo (20 settembre): la prima alle 10.30 nell’ex refettorio del Monastero di Santo Spirito e, a seguire, alle 11.30 la seconda in piazza Marconi

Da oltre cinquant’anni, Edoardo Malagigi dedica la sua vita al dialogo tra arte, design e attivismo. Nato in Italia, ha sviluppato una carriera che lo ha reso uno dei principali interpreti del rapporto tra materiali di scarto e creatività. Parte da ciò che la società butta, i rifiuti, destrutturandone il concetto stesso: ciò che eliminiamo può rinascere, trasformandosi in arte e stimolando una nuova consapevolezza collettiva. Le sculture di Malagigi, realizzate con materiali di “scarto” della quotidianità, non sono solo oggetti di grande impatto visivo, ogni opera è un manifesto che denuncia le conseguenze dell’inquinamento e della crisi climatica, offre un’occasione di rinascita e nello stesso tempo, porta avanti messaggi. 

Come End gamein piazza Marconi,enorme Pinocchio antimilitarista sul cui corpo grigio e stanco sono tatuate immagini di armi: è realizzato con stampa 3D su plastica riciclata dai packaging in poliaccoppiato (tetrapak) proveniente dalla raccolta differenziata. Il messaggio è chiaro: se si vogliono interrompere le guerre si deve bloccare la vendita di armi. Le guerre incombono ma i giochi sono davvero finiti: End Game è anche un omaggio al grande pensatore della non violenza Danilo Dolci. 

Tempio di tetrapak nell’ex refettorio del Monastero di Santo Spirito tre grandi cilindri composti da moduli di tetrapak tagliati con fustelle, assemblati a ricordare la struttura di una colonna antica, a grandezza naturale, un omaggio al Tempio della Concordia. 

Le parti delle opere sono nate in laboratori del Centro Italia ed è in corso il loro assemblaggio ad Agrigento dove Edoardo Malagigi incontrerà giovani della provincia e ragazzi delle scuole. Le sculture sono state realizzate con il supporto tecnologico di R3direct, realtà toscana specializzata nella produzione sostenibile grazie alla stampa 3D con materiali riciclati e riciclabili. L’azienda utilizza un processo che riduce al minimo gli sprechi, una tecnologia che consente di creare opere di grandi dimensioni, leggere ma resistenti. La collaborazione con Malagigi dimostra come la tecnologia possa diventare alleata dell’arte, generando nuove possibilità espressive e offrendo una seconda vita ai materiali. 

Le opere di Malagigi non sono semplici installazioni, ma veri e propri manifesti civili: dal Pinocchio dei Pinocchi nel cortile di Palazzo Vecchio a Firenze,  alla Sfera di tetrapak alla Garfagnana, fino alla mostra diffusa “IO mi rifiuto” tra Pontassieve e Pelago, ognuna è una denuncia e una riflessione.

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