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All’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina la messa interforze

Un momento di grande importanza, di ispirazione e riflessione per chiedere protezione, forza e guida per tutti coloro che servono con dedizione e coraggio.

Pubblicato 4 ore fa

Si è svolta presso l’Eremo Santuario di S.Rosalia alla Quisquina una Solenne Concelebrazione Eucaristica interforze, presieduta dal Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri, Don Salvatore Falzone e dall’Arciprete di Santo Stefano Quisquina, Don Giuseppe Alotto.

All’evento religioso, promosso dalla Pro Loco del Comune di Santo Stefano Quisquina in collaborazione con la locale Sottosezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno presenziato le Autorità civili e militari della provincia, tra le quali il Sindaco Francesco Cacciatore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Nicola De Tullio, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Gabriele Baron, il Commissario Beatrice Pennisi della Questura di Agrigento, il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle Cap. Fr. Agazio Tedesco, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento Ing. Calogero Barbera, nonché il Presidente della citata Sottosezione ANC Pasquale Troja e personale della Compagnia Carabinieri di Cammarata.

Al termine di un primo momento di raccoglimento, ad esito del quale è stata benedetta la croce posta all’ingresso dell’area che conduce all’Eremo, ha avuto inizio la processione che, accompagnata dai Carabinieri in Grande Uniforme e dalle preghiere dedicate alla “Santuzza”, ha condotto tutti i partecipanti al Santuario, dove Don Salvatore Falzone ha celebrato la Santa Messa, accompagnata dalle note musicali e dalle voci dell’Associazione Culturale “Schola Cantorum Quisquinae”, resa ancora più solenne dalla presenza, sull’altare, delle reliquie di Santa Rosalia.

La cerimonia, che si inserisce nel novero dei numerosi eventi relativi all’anniversario della scoperta della Santa Grotta e dell’Epigrafe di Santa Rosalia alla Quisquina, avvenuta nel 1624 anno di riscatto dalla peste, ha costituito un momento di meditazione spirituale per le donne e gli uomini delle Forze Armate e di polizia operanti sul territorio provinciale, svolta in un luogo di elevato significato naturalistico e storico, considerato uno dei più affascinanti elementi architettonici rurali della nostra Isola, con tutto il suo grande carico naturale di storia, cultura e mistero, tanto da risultare tra i più votati siti a livello nazionale annoverati nella categoria de “I luoghi del cuore” del FAI.

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