Catania

Alla guida ubriaca provoca incidente, denunciata 35enne

La donna sottoposta agli esami è risultata positiva con un tasso alcolemico di 1,78 g/l, ovvero ben tre volte superiore al limite consentito. 

Pubblicato 2 ore fa

I Carabinieri della Stazione di Ragalna hanno denunciato in stato di libertà, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, una 35enne di Santa Maria di Licodia per guida in stato di ebbrezza alcolica, procedendo al sequestro del veicolo ai fini della confisca.

Verso le 2:00 di notte, in via Vittorio Emanuele a Santa Maria di Licodia, l’auto condotta dalla donna si era schiantata contro due veicoli in sosta. In quel frangente, la pattuglia ha trovato le auto danneggiate ma non la conducente di quella che aveva causato il sinistro, perché già trasportata in ospedale per le cure del caso. Nonostante l’assenza della donna, i Carabinieri non si sono limitati a ricostruire la dinamica dell’incidente con i rilievi tecnici; l’assetto del veicolo e le modalità del sinistro, infatti, li hanno insospettiti, inducendoli a ritenere che chi aveva causato quell’incidente probabilmente era alla guida in condizioni psicofisiche alterate.

Con questa intuizione investigativa, gli operanti hanno subito contattato i medici del pronto soccorso dell’ospedale “SS. Salvatore” di Paternò, dove la signora era stata trasportata, chiedendo di sottoporla agli accertamenti clinici urgenti previsti dal Codice della Strada.

Gli esiti delle analisi, trasmessi successivamente dal Laboratorio di Sanità Pubblica di Catania, hanno confermato i sospetti: la 35enne presentava un tasso alcolemico di 1,78 g/l, ovvero ben tre volte superiore al limite consentito. 

Alla luce di quanto accertato, i militari della Stazione di Ragalna hanno convocato la donna, contestandole la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada, procedendo al ritiro della sua patente, al deferimento alla Procura della Repubblica di Catania e al sequestro amministrativo dell’auto ai fini della confisca, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.

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