La Sicilia delle mangiuglie e della corruzione si svuota: quasi 900mila i residenti all’estero
Il report della Fondazione Migrantes di Caritas traccia un quadro sempre più preoccupante: la provincia di Agrigento tra le province più colpite
C’è un’Isola fuori dall’Isola che la Sicilia delle ruberie e degli scandali la guarda ormai da lontano. E’ il popolo, sempre più numeroso, degli emigrati.
A tracciare come ogni anno un report impietoso non solo per numeri assoluti ma per il trend che se ne delinea è la Fondazione Migrantes, organismo pastorale di Caritas che si occupa appunto di migrazioni e che, nel suo periodico “Rapporto Italiani nel Mondo” evidenzia come la fuga dalla Sicilia e dalla provincia di Agrigento sia un fenomeno inarrestabile.
Stando ai dati 2025, infatti, la nostra provincia è quella che segna il maggior numero di iscritti all’Aire, l’anagrafe dei residenti all’estero in numeri assoluti, ben 162.239 persone, delle quali oltre il 60% ha più di 35 anni e il 37,8% è nato fuori dall’Italia. Per capire il peso di questi numeri basti dire che su base regionale gli emigrati sono 844.507 e che la provincia di Agrigento è quella con una delle incidenze maggiori se guardiamo al numero di residenti.
Ma non solo: nel 2021 il dato era di “soli” 158.700 emigrati e nel 2012 questo dato era di circa 144 mila iscritti Aire. In sintesi, è come se fosse scomparso un paese di medie dimensioni dalla carta geografica.
Impietosi, ancora di più, i numeri se guardiamo ai singoli centri: certo, le grandi città come Palermo e Catania primeggiano nella classifica per numero di iscritti totale, ma il resto del podio e a un passo da esso l’Agrigentino primeggia con Licata (34.087 residenti, 17.510 emigrati), Palma di Montechiaro (21.236 residenti, 12.376 emigrati), Favara (31.309 residenti, 10.615 emigrati). Agrigentino è anche il secondo centro siciliano per incidenza sul totale: Sant’Angelo Muxaro conta, infatti, una popolazione di sole 1153 anime a fronte invece di 2576 emigrati, cioè il 223,4%. Peggio solo ad Acquaviva Platani, dove il dato è del 285,9%. Guardando al dato provinciale, a fronte di 408.059 residenti al 2025 gli emigrati rappresentano il 39.76%.
Oggi, quando il report troverà spazio sulla stampa, sarà il giorno dell’indignazione, delle promesse e delle proposte da parte di chi governa e, forse, solo della rassegnazione per quei siciliani e quegli agrigentini che non sperano (e a volte non vogliono) più di tornare a casa, nella Sicilia delle “mangiuglie”.


