Agrigento

Conti pignorati ai cittadini per tributi non versati, arriva il primo stop

Oltre un migliaio le persone che si erano visti congelare i conti per tasse non pagate risalenti al 2016: i giudici hanno al momento accolto la sopensiva

Pubblicato 2 ore fa

Non è un annullamento, ma intanto è un primo “stop” da parte di un tribunale per valutare nel merito. La vicenda, divenuta tristemente nota ai cittadini proprio nei giorni scorsi, è la pioggia di provvedimenti di pignoramento dei conti di centinaia di agrigentini per tributi non pagati nel passato. Azioni che il Comune ha difeso ritenendole pienamente legittime ma che hanno gettato nello sconforto molte persone, che, per una imposta non versata, si sono trovati a non poter più accedere al proprio denaro.

“Comprendiamo le difficoltà di molte famiglie agrigentine e siamo consapevoli che la riscossione dei tributi, quando arriva dopo anni di silenzio o di disguidi, possa rappresentare un momento difficile – ebbe a dire il sindaco Franco Micciché -. Ma è necessario distinguere tra le scelte amministrative del Comune e le modalità operative delle banche o di altri terzi pignorati. Il Comune di Agrigento, come già chiarito nei giorni scorsi, ha scelto di procedere alla riscossione diretta dei tributi non pagati, nel pieno rispetto della legge, per recuperare somme che appartengono alla collettività”.

La somma, nel suo complesso, ammonta a oltre 12 milioni di euro e riguarda tributi risalenti al 2016 per recuperare i quali sono stati inviati, a suo tempo, ottomila avvisi di pagamento. Di questi solo 1400, diceva l’Ente, sono poi divenuti pignoramenti. Il Comune, rassicurava il sindaco, si stava attivando per effettuare verifiche e per individuare eventuali situazioni di fragilità economica dei pignorati.

I giudici, come spesso avviene, sono stati però più veloci della pubblica amministrazione e delle banche: un cittadino, che si è rivolto alla giustizia tramite il proprio legale, l’avvocato Pierluigi Cappello, ha ottenuto, nel contesto di un provvedimento di fissazione dell’udienza di merito, la sospensione dell’efficacia del pignoramento con provvedimento inaudita altera parte.

Il ricorso sosteneva che i pignoramenti fossero illegittimi ai sensi di due articoli, il 545 e il 546 del codice di procedura civile, che fissano dei limiti alle somme che possono essere bloccate per il pagamento di ruoli divenuti esecutivi.

Si attende adesso il giudizio di merito della vicenda, che certamente potrà rappresentare uno spartiacque rispetto alla vicenda.

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