Camastra

A Camastra un museo con le opere di Cristiano Plicato: un dono dell’artista al suo paese natale

Plicato nasce a Camastra e nei primi anni Sessanta si trasferisce a Milano portando con sé colori, memorie e tradizioni della sua terra natale. I racconti del padre, venditore di gelati nella piazza di Santa Maria del Suffragio, gli fanno scoprire, attraverso aneddoti familiari, figure centrali dell’arte come Lucio Fontana e Piero Manzoni.

Pubblicato 59 minuti fa

A Camastra nasce il Museo che ospiterà le opere di Cristiano Plicato: un dono dell’artista al suo paese natale
Camastra celebra un evento di grande valore culturale e umano: l’apertura del Museo che ospiterà le opere del pittore Cristiano Plicato, interamente reso possibile dalla donazione volontaria dell’artista, che ha scelto di consegnare alla propria comunità un nucleo significativo delle sue opere più rappresentative. Il museo nasce da un gesto personale di Plicato, che ha voluto restituire qualcosa al luogo in cui la sua storia è iniziata.
La cerimonia inaugurale si terrà il 29 novembre 2025 alle ore 17:00 a Camastra, contestualmente al conferimento della cittadinanza onoraria a Cristiano Plicato, riconoscimento che celebra il suo legame profondo con la comunità camastrese.

La restanza: una storia che torna alle radici
Il percorso che porta alla nascita del museo è intimamente legato al tema della restanza. Come raccontano i familiari dell’artista:
“Lo zio ha lasciato Camastra a 9 anni e, dopo 66 anni trascorsi lontano, ha scelto di tornare simbolicamente al suo paese, donando qualcosa alle sue radici e non a Milano o a una delle tante città europee dove ha esposto. È la testimonianza di chi parte, cresce, si afferma, ma poi decide di restituire qualcosa alla propria terra.”
Il museo diventa così il simbolo di chi, pur avendo vissuto altrove, non spegne il legame profondo con le proprie origini.

Cristiano Plicato nasce a Camastra e nei primi anni Sessanta si trasferisce a Milano portando con sé colori, memorie e tradizioni della sua terra natale. I racconti del padre, venditore di gelati nella piazza di Santa Maria del Suffragio, gli fanno scoprire, attraverso aneddoti familiari, figure centrali dell’arte come Lucio Fontana e Piero Manzoni.
La sua formazione lo porta a incontrare artisti e maestri quali Gino Fossati, Vittorio Viviani, Angelo Magni, Pierantonio Verga, Fosco Bertani, Paolo Monterisi, Gino Meloni e Luigi Veronesi. Conclude gli studi di pittura e architettura d’interni a Roma nel 1971. Decisivi nella sua formazione sono l’incontro con Rafael Alberti, una conversazione con Pier Paolo Pasolini e la partecipazione alla collettiva di Alba Adriatica del 1968.

Carlo Scarpa, negli anni dell’occupazione della Biennale di Venezia, acquista due sue tele. Nel 1971/72 inaugura una personale alla Galleria Ticino di Milano, dove Emilio Tadini riconosce nel suo lavoro “buona prova di rigore, serietà e certezza”.
Nel 1979 riceve le chiavi d’oro della città di Pompei. Ha insegnato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Agrigento. Dal 1968 al 2011 partecipa a oltre novanta mostre in Italia, Europa e nel mondo.
Espone in musei e istituzioni di Italia, Spagna, Germania, Belgio, Francia, Inghilterra, Sud America, Nord America, Russia e in raccolte e collezioni private e pubbliche tra cui: l’Arcivescovado di Milano; la Collezione Card. Giacomo Lercaro, Bologna; la Collezione Arte e Spiritualità, Museo San Paolo VI°, Concesio (BS); il Museo de Arte de Aragua, Venezuela; il Museo di Gibellina (TP); il Museo Mariano d’Arte Contemporanea, Alessano (LE); il Museo Fondo de Arte Castell Platja de Aro, la Fundació Jordi Comas Matamala Platja de Aro e il Museo de Calonge, GI, Spagna; il Museo del Disegno, Salò (BS); il Museo della Permanente, Milano; la Strand Gallery, Londra; il Museo Salvador Dalì, Berlino; il Musee Site Oud Sin Jan, Bruges, Belgio; il Museo Scalvini, Desio (MB); il MAC – Museo Arte Contemporanea, Lissone (MB); la Galleria Civica Ezio Mariani, Seregno (MB); ecc. Dagli anni ottanta collabora con la Permanente di Milano, esponendo i suoi lavori e curando le mostre di altri artisti.
Amico e collaboratore dello scultore Giuseppe Scalvini, ne cura oggi il Museo Scalvini presso Villa Tittoni a Desio. Nel 2011 è invitato alla 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Negli ultimi anni espone con MA-EC Gallery di Milano e partecipa a progetti internazionali in Belgio, Spagna e Svizzera.

Un patrimonio culturale restituito a Camastra
Il Museo che ospiterà le opere dell’artista Cristiano Plicato rappresenta un luogo in cui arte, memoria e identità si intrecciano. La donazione dell’artista costituisce il cuore della collezione permanente. L’inaugurazione è aperta alla cittadinanza e alla stampa. Seguirà un momento conviviale.

Quest’anno Camastra festeggia i suoi 400 anni e lo fa con un progetto che guarda al futuro. L’inaugurazione del nuovo Museo d’Arte Multimediale rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di trasformazione del borgo in un centro di creatività, cultura e partecipazione. Negli ultimi mesi Camastra ha sprigionato una straordinaria energia culturale e sociale. I mosaici di Vincenzo Greco hanno portato nuova vita nel borgo, trasformando spazi pubblici in paesaggi emozionali. I murales realizzati da artisti provenienti dall’agrigentino, da diverse aree della Sicilia, dal resto d’Italia e dall’estero – tutti di valore internazionale – hanno trasformato le architetture silenti in gallerie a cielo aperto. Questo percorso trova la sua massima espressione nel Festival Diffuso di Street Art, che ha dimostrato come l’arte non sia semplice decoro, ma rigenerazione emotiva e sociale. Questi interventi già realizzati sono da volano per la valorizzazione del paese e aprono la strada a ulteriori progetti già in itinere, rafforzando l’identità di Camastra come Borgo d’Arte. Il nuovo museo, ospitato nei locali ex ECA di Via Cadorna ristrutturati grazie all’impegno dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Dario Gaglio, nasce come spazio di innovazione e incontro. La sua apertura è resa possibile dalla preziosa donazione di opere dell’artista Cristiano Plicato, originario di Camastra e protagonista della scena internazionale, che ha portato con sé a Milano i colori e le memorie della sua terra natale ed esposto in musei e istituzioni di Europa, Americhe e Russia. La sua generosità rafforza il legame tra radici e futuro, rendendo il museo non solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di identità e apertura al mondo.

Dichiarazione del Sindaco Dario Gaglio: “L’inaugurazione del Museo d’Arte Multimediale rappresenta un passo concreto nel progetto di trasformazione di Camastra in Borgo d’Arte. Non è solo un nuovo spazio culturale, ma il risultato di una visione condivisa che questa Amministrazione ha perseguito con determinazione. La ristrutturazione dei locali ex ECA testimonia la capacità di valorizzare i beni comuni e di restituirli alla comunità con nuove funzioni. I mosaici, i murales e il festival di street art sono già realtà e costituiscono un volano per la crescita del borgo. Altri progetti sono in itinere, perché Camastra ha scelto di raccontarsi con i colori dell’arte e con il coraggio di una comunità che sa trasformare la propria storia in futuro.” Camastra dimostra così che l’arte, la solidarietà e la partecipazione possono diventare motori di crescita sociale ed economica, elevando la comunità e proiettandola verso nuove prospettive. La cittadinanza è invitata a partecipare all’inaugurazione del Museo d’Arte Multimediale il 29 novembre 2025 alle ore 17:00 per condividere insieme questo momento storico”.

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