L’Esercito torna a Drasy? Mareamico e Marevivo scrivono al Prefetto di Agrigento: “dobbiamo fermarli”
Nuove date per le attività di esercitazioni; le associazioni sono pronte a scendere in strada per fermare l'Esercito
L’Esercito ha comunicato il nuovo programma di esercitazioni previste nel poligono di Drasy, dal 17 ottobre al 30 dicembre 2022 e con l’ordinanza n° 02/2023 il programma di esercitazioni da gennaio a maggio 2023.
“Le esercitazioni debbono terminare per sempre ed è necessario che partano le bonifiche a terra e soprattutto in mare. Il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana debbono individuare un sito alternativo a Drasy, al fine di permettere di effettuare le necessarie esercitazioni ai Militari, che non possono più svolgersi in una zona tutelata”. Cosi le due associazioni ambientaliste Mareamico e Marevivo in una lettera inoltrata al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, al Questore Iraci, al Colonnello dei Carabinieri Stingo e al Sindaco Miccichè.
“Noi ci chiediamo come mai tutto ciò sia possibile, in presenza di gravi rischi per la salute, in primis per gli stessi militari. Infatti, molto responsabilmente, i Carabinieri, i Poliziotti e gli uomini e le donne della Capitaneria hanno rinunciato ad esercitarsi a Drasy”, si legge nella missiva a firma delle due associazioni.
Le due associazioni, oltre a chiedere una nuova ispezione alla Procura di Agrigento al fine di accertare la permanenza della situazione di pericolo per la salute, insieme a molti residenti della zona di Punta Bianca, sono pronti a scendere di nuovo in strada per fermare l’Esercito, come fu’ lo scorso mese quando l’Esercito ha preferito non farsi vedere, facendo saltare tutte le esercitazioni previste nel mese di Ottobre e Novembre 2022.
I Militari del 4° Genio Guastatori della Brigata Aosta sono ritornati però per ripristinare la strada che conduce a Punta Bianca; a darne nota è stato il primo cittadino Franco Miccichè che ha incontrato il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, Comandante delle Forze Operative Sud e gli operatori.
“Noi siamo pronti per un nuovo sit-in “, concludono Mareamico e Marevivo.
Ovviamente se si dovessero verificare delle situazioni di ordine pubblico sarà compito della Prefettura di Agrigento intervenire. “E’ un tema di cui non posso parlare, perchè ci sono delle valutazioni che vengono direttamente dall’autorità militare, dichiara il Prefetto Cocciufa. Sono a conoscenza dei dissensi da parte delle associazioni e dei residenti della zona, e se si dovessero verificare delle situazioni di ordine pubblico è chiaro che faremo la nostra parte. Ma il resto non spetta alla Prefettura”.