Agrigento

Agrigento, crollo palazzo Lo Jacono: iniziata requisitoria dell’accusa

“I Vigili del Fuoco avevano già segnalato un pericolo di crollo e il primo sopralluogo disposto dal Comune avvenne sei mesi dopo, questi tempi non possono essere giustificabili”. Le opere – continua il pm – sono state approssimative con progetti inadeguati e carenti. Tutte le segnalazioni sono state ignorate” Il sostituto procuratore della Repubblica di […]

Pubblicato 5 anni fa

“I Vigili del Fuoco avevano già segnalato un pericolo di crollo e il primo sopralluogo disposto dal Comune avvenne sei mesi dopo, questi tempi non possono essere giustificabili”. Le opere – continua il pm – sono state approssimative con progetti inadeguati e carenti. Tutte le segnalazioni sono state ignorate”

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Alessandra Russo ha cominciato ieri mattina la requisitoria nell’ambito del processo scaturito dal crollo del Palazzo Lojacono-Maraventano avvenuto quasi 8 anni addietro il 25 aprile 2011

Il processo si celebra davanti al giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni, applicato per questo processo dopo il trasferimento in Corte di appello a Caltanissetta.

Sul banco degli imputati – dopo l’assoluzione dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto (che aveva scelto il rito abbreviato) – siedono il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Agrigento, Giuseppe Principato; Calogero Tulumello, funzionario di Palazzo dei Giganti; Attilio Sciara, capo della Protezione civile comunale; Gaspare Triassi, Marcello Cappellino e Andrea Patti, componenti del collegio di progettazione e di direzione dei lavori urgenti per la messa in sicurezza dell’edificio del centro storico; Calogero, Carmelo e Giuseppe Analfino, responsabili della ditta “Edil.Co.A”.

Si torna in aula il 18 febbraio per le richieste del pubblico ministero e la discussione.

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