Agrigento, movida rumorosa: il sindaco firma nuova ordinanza
L'ordinanza è scaturita a seguito delle numerose segnalazioni dei residenti della zona balneare di San Leone
A seguito delle numerose segnalazioni segnalazioni di cittadini residenti nelle adiacenze di pubblici esercizi e locali d’intrattenimento, nonché diversi stabilimenti e chioschi nella zona balneare di San Leone, che reclamano condizioni di vivibilità sia riguardo al decoro urbano che al rispetto dei limiti delle emissioni sonore, a tutela della quiete e salute pubblica, il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha firmato una nuova ordinanza sulla “Regolamentazione delle emissioni sonore dei pubblici esercizi e delle attività di svago al fine di tutelare la quiete e la vivibilità all’interno dei centri abitati”, che entrerà in vigore giorno 1 Agosto.
“Se da un lato occorre favorire l’ordinato svolgimento delle attività di divertimento e di aggregazione sociale, come pure le iniziative economiche di settore, dall’altro, non si deve trascurare il dovere di assicurare la qualità della vita urbana, le esigenze di igiene e la quiete pubblica, quali diritti individuali e di interesse collettivo; ed è opportuno garantire, soprattutto nelle aree pubbliche in cui sono più intense le attività di socializzazione, il decoro ambientale, mediante la puntuale e corretta raccolta dei rifiuti prodotti collateralmente dalle attività economiche”, si legge nell’ordinanza a firma del primo cittadino.
Nel Dettaglio:
I locali pubblici possono chiudere alle ore 2 da domenica a giovedì, alle 3 venerdì, sabato e prefestivi; il volume della musica in spazio esterno non deve superare i 70 decibel fino alle ore 22, e i 60 decibel dalle 22 fino all’orario di chiusura. In aree prevalentemente residenziali, il limite è di 55 db fino alle ore 22, e di 45 db dopo le ore 22. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica vi è l’obbligo di ridurre il volume dalle ore 23, il venerdì dalle ore 24, il sabato e i prefestivi dalle ore 00:30, ma nelle località non balneari dalle 24. Le zone balneari sono: San Leone, Cannatello, Zingarello e Maddalusa. E’ ammesso continuare le emissioni musicali sino a 30 minuti dopo i limiti esclusivamente con sottofondo musicale rigorosamente basso, al solo fine di intrattenere il pubblico, senza arrecare disturbo al riposo delle persone.
Per quelle attività che da ristoranti si trasformano in sale da ballo “occorre la licenza del questore, senza non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico [rappresentazioni teatrali] o cinematografiche, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili spettacoli o trattenimenti, e non si possono aprire o esercitare circoli, scuole di ballo e sale pubbliche di audizione. Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività”.
Per quanto riguarda il karaoke: “non potrà durare oltre la mezzanotte”; per la notte di Ferragosto, quella tra il 14 e il 15 in cui tradizionalmente si fa festa fino alle ore piccole, si deduce che i locali dovrebbero chiudere, salvo deroghe, entro le 3 in quanto prefestivo. Ma per quanto riguarda la musica, si staccherebbe tutto già all’una.
Le sanzioni
“Chiunque, in assenza della prescritta autorizzazione comunale prevista nel relativo regolamento per la tutela dall’inquinamento acustico, svolga attività, manifestazioni o spettacoli all’aperto, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.032,91 a euro 10.329,13 (att. 10 comma 1 -legge 447/1995). E’ sempre disposta la cessazione dell’attività svolta in difetto di autorizzazione.
Chiunque, nell’esercizio o nell’impiego di una sorgente fissa o mobile di emissioni sonore, supera i valori limite di emissione, è punito col pagamento di una somma da euro 516,45 a euro 5.164,56 (art. 10 comma 2 – legge 447/1995).
Chiunque violi il rispetto degli orari nell’esercizio di attività temporanee svolte all’aperto è punito con il pagamento di una somma da euro 103,29 a euro 516,45″.
Oltre ai gestori dei locali, dunque, ad adeguarsi, modificando in maniera radicale le proprie abitudini, dovrà essere il pubblico.
L’ordinanza completa al link: