Agrigento onora con un convegno la memoria del capitano Alexander Hardcastle
“L’uomo, l’archeologo e il suo tempo”
Era necessario questo convegno su Alexander Hardcastle, il capitano inglese che tutto diede alla nostra città senza chiederne nulla.
Ed è stato propizio celebrare questo anniversario dei 150 anni della sua nascita avvenuta il 25 ottobre 1872 a Londra. Poco male che Agrigento onorò il capitano con una cittadinanza onoraria che appare troppo poco a fronte della sistemazione degli interi settori archeologici della nostra Valle che Hardcastle, pagando di tasca propria, rivelò al mondo intero.
“L’uomo, l’archeologo e il suo tempo” questa la denominazione che è stata data al convegno che si è svolto oggi nella sala Fazello del Museo archeologico” che ha avuto il merito di rinnovare il percorso di Alexander Hardcastle nella nostra città.
Al convegno hanno portato i saluti il direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta e il presidente del Consiglio comunale di Agrigento Giovanni Civiltà in rappresentanza del sindaco Franco Miccichè che già era stato presente ieri mattina al cimitero di Bonamorone a rendere omaggio sulla tomba di Hardcastle.
Gli altri interventi dell’archeologa Valentina Caminneci, dello storico Giovanni Tesè e dello scrittore Paolo Cilona, promotore della manifestazione (che ha letto il messaggio augurale e di ringraziamento del console inglese) sono stati puntuali e talora anche inediti con riferimenti archeologici documentati con foto d’epoca tanto da poter proporre a un più vasto pubblico la pubblicazione degli atti di questo convegno.
Durante le due giornate previste per ricordare il capitano al cimitero di Bonamorone, al padiglione dell’Ospedale psichiatrico (dove morì povero a causa della crisi del 1929 che portò al fallimento la banca dove teneva i suoi averi) e al Museo archeologico, si sono avvicendate le letture a cura di Stella Camillieri, Giuseppina Mira, Liliana Arrigo, Maria Fantauzzo e Vera Di Francesco.
Di certo Agrigento, oggi, può segnare un punto a suo favore come “sospirata” città della cultura.
foto di Diego Romeno