Avrebbe prosciugato il conto di un intero condominio, quasi trentamila euro tra quote e anticipi versati dai residenti del palazzo, utilizzandoli per scopi e spese personali. Un amministratore di condominio agrigentino, S.R., 43 anni, finisce a processo con l’accusa di appropriazione indebita aggravata. Lo ha disposto il sostituto procuratore Gianluca Caputo che, a conclusione delle indagini, gli ha notificato il decreto di citazione a giudizio. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 19 settembre davanti il giudice monocratico Sciarrotta. 

I fatti contestati all’amministratore di condominio risalgono agli inizi del 2020 e scaturiscono dalla denuncia di alcuni residenti di un palazzo nel quartiere di Fontanelle, ad Agrigento. Il geometra, secondo l’accusa, si sarebbe appropriato indebitamente di quasi 27 mila euro tra quote condominiali e soldi destinati al pagamento delle utenze. In particolare – si legge nel decreto – sarebbero stati almeno tre i prelievi effettuati dal conto del condominio sul quale l’amministratore poteva operare grazie ad una delega: 10 mila euro, 3.915 euro e 13.307 euro. 

Sono stati i condomini ad accorgersi degli ammanchi anche a causa dei solleciti che arrivavano per utenze e fatture non pagate di luce, acqua e lavori.