Agrigento

Banda di ladri seriali nell’agrigentino: confessa uno dei membri

Le indagini sono iniziate a seguito di furti avvenuti ad inizio 2019 ad Agrigento, nelle località di San Leone, Villaggio Mosè e Montaperto

Pubblicato 3 anni fa

Quattro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere mentre uno degli indagati ha ammesso le responsabilità dicendosi dispiaciuto. Si sono svolti ieri gli interrogatori di garanzia dei cinque membri di una banda che avrebbe svaligiato una ventina tra case e appartamenti in meno di un anno. Si tratta di Laslo Radosavljevic, 35 anni; Daniel Lucan,30 anni; Laslo Rac, 59 anni; Sasa Radosavljevic, 24 anni; Ciprian Lucan, 38 anni. Solamente quest’ultimo ha parlato davanti il gip Luisa Turco che nelle prossime ore deciderà se convalidare o meno il provvedimento di fermo emesso dal sostituto procuratore Gloria Andreoli. 

Le indagini sono iniziate a seguito di furti avvenuti ad inizio 2019 ad Agrigento, nelle località di San Leone, Villaggio Mosè e Montaperto, fino ad interessare altri paesi circostanti, nonché le province di Caltanissetta ed Enna: i ladri, forzando porte e finestre con guanti e passamontagna, riuscivano ad introdursi all’interno delle abitazioni sottraendo oro, gioielli di valore, computer, persino armi legalmente custodite in cassaforte. I Carabinieri hanno lavorato incessantemente per più di un anno e mezzo, visionando sia le telecamere installate nei centri cittadini, che nelle case private. L’attività investigativa ha dunque permesso di  accertare un vero e proprio sodalizio di stanza ad Agrigento, un consolidato gruppo dove ognuno aveva il suo compito: prima di ogni furto, osservavano con attenzione villette isolate e, nell’ arco temporale di assenza dei proprietari, facevano irruzione.

Al termine quindi delle indagini, sono stati raccolti molteplici elementi in capo all’organizzazione criminale che, con sistematica regolarità e modalità violente e spregiudicate, hanno perpetrato almeno 20 furti in abitazione, a volte scardinando con mazze ferrate le casseforti custodite all’interno delle stanze da letto. La Procura della Repubblica di Agrigento ha così disposto cinque fermi di indiziato di delitto, eseguiti dall’ Arma la notte trascorsa nelle città di Palermo ed Agrigento. Nel corso delle perquisizioni domiciliari è stata rinvenuta refurtiva, monili in oro, tablet e pc, oggetti preziosi ed orologi, verosimile bottino di furti commessi nei mesi precedenti.

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