Agrigento

Caso Suv, condannati ex dirigente e funzionario: “Devono restituire 120 mila euro”

Per i giudici "l’utilizzo della quasi integralità del finanziamento concesso per l’acquisto di quattro Suv ha tradito le finalità per le quali è stato concesso"

Pubblicato 1 anno fa

I giudici, in quaranta pagine di sentenza, hanno dichiarato la responsabilità amministrativa di Di Giovanni e Orlando – rispettivamente ex responsabile del Settore II del Comune e Responsabile Unico del Procedimento – condannandoli al pagamento in solido di 120 mila euro. 

La vicenda, scaturita dagli esposti del vicepresidente del Codacons Giuseppe Di Rosa, è quella legata all’acquisto di quattro Suv per un valore di 120 mila euro. L’amministrazione guidata dal sindaco Franco Miccichè aveva destinato gran parte della somma – circa 120 mila euro sui 135 mila ottenuti con il finanziamento – per l’acquisto di quattro autovetture Suv, non propriamente mezzi idonei per il trasporto dei minori. I restanti soldi erano stata utilizzatati per nove notebook per favorire attività educative e ricreative dei minori. L’attività di acquisto è stata definita dal Dipartimento per le politiche della famiglia “eccentrica”.

Scrivono i giudici: “L’utilizzo della quasi integralità del finanziamento concesso per l’acquisto di quattro Suv ha tradito le finalità per le quali è stato concesso violando, al contempo, i principi di economicità ed efficacia e producendo un danno rispetto alle finalità che la stessa intendeva perseguire con il finanziamento concesso.”

E ancora: “L’acquisto contestato dalla Procura, a prescindere dalla piena prova della funzione strumentale degli stessi, ha invero sostanzialmente assorbito il 96% dei 135 mila euro a disposizione, denotando comunque una sostanziale abnormità e sproporzione rispetto all’unico intervento realizzato nel corso della mattina dell’ultimo giorno utile del periodo.” 

E infine: “In nessuno degli atti prodotti si chiariscono le ragioni per le quali sono stati acquistati quattro Suv in luogo di uno, due o tre. Tale percorso logico denota, infatti, esclusivamente la volontà di esaurire integralmente il finanziamento concesso al Comune di Agrigento senza tenere conto dei bisogni del territorio o delle effettive esigenze dei servizi socioassistenziali.

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