Agrigento

Commemorazione Livatino, presidente della Camera Fico ad Agrigento: “Esempio da seguire”

E’ arrivato poco dopo le undici ad Agrigento il presidente della Camera Roberto Fico per partecipare al convegno in memoria di Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990 dalla mafia. Il convegno, organizzato dall’associazione nazionale magistrati di Agrigento con il presidente Giuseppe Miceli e il segretario Alessandra Russo, è intitolato “Il ruolo della magistratura a […]

Pubblicato 4 anni fa

E’ arrivato poco dopo le undici ad Agrigento il presidente della Camera Roberto Fico per partecipare al convegno in memoria di Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990 dalla mafia. Il convegno, organizzato dall’associazione nazionale magistrati di Agrigento con il presidente Giuseppe Miceli e il segretario Alessandra Russo, è intitolato “Il ruolo della magistratura a trent’anni dall’omicidio di Rosario Livatino”.

“La Sicilia è terra di grandi uomini, Livatino era uno di questi. Il senso dello Stato, della giustizia, della legalità e delle regole – ha dichiarato alla stampa il presidente della Camera – E’ un esempio che tutti noi dobbiamo seguire e non solo a livello parlamentare o di governo ma ogni cittadino deve fare la propria parte. La mafia non è morta, è chiaro che le indagini e i grandi arresti e processi, insieme ai sacrifici di tanti uomini, abbiamo dato un grande colpo alla criminalità organizzata che comunque rimane un pericolo. Il pensiero di Livatino è attuale, le sue parole sull’azione del magistrato, come doveva comportarsi. La sua lezione, così come Falcone e Borsellino, è ancora attuale.” ha concluso Fico.

Per il presidente della Camera, dunque, ricordare Livatino “significa esprimere da parte delle istituzioni e di tutto il Paese un doveroso omaggio, sincero e sentito, nei confronti di un magistrato, di un cittadino, che ha pagato con la vita il suo impegno nel combattere la criminalita’ organizzata. Ma e’ anche l’occasione – ha continuato – per ribadire la nostra volonta’, come comunita’ nazionale, di mantenere viva, e praticare, quella cultura della legalita’ che uomini come Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno indicato quale riferimento ideale imprescindibile. Di fronte a questa responsabilita’ – ha concluso – nessuno di noi puo’ volgere lo sguardo dall’altra parte. Non le istituzioni, non la politica, e neanche i singoli cittadini. Il contrasto alla criminalita’ organizzata ha portato sicuramente a risultati concreti e molto importanti sul piano investigativo e giudiziario, grazie all’impegno costante di magistratura e forze dell’ordine. Anche il Parlamento ha fatto la sua parte adeguando il quadro legislativo, con diversi interventi anche in questa legislatura. Ma al tempo stesso sappiamo che la criminalita’ organizzata ha notevolmente ampliato la sua dimensione economica e relazionale, la sua capacita’ camaleontica di controllare settori vitali della societa’, di accaparrarsi spazi lasciati vacanti dallo Stato”, a proseguito il presidente della Camera, Roberto Fico. La mafia si combatte certamente con le buone leggi, con giudici capaci e con il contributo essenziale delle forze dell’ordine, “ma questo puo’ non bastare – ha avvertito Fico – se non vi e’, da parte di tutta la comunita’, un’assunzione di responsabilita’ e una presa di coscienza. Occorre fermamente rifiutare un universo di valori rovesciato e affermare, nei comportamenti e nelle scelte quotidiane, una cultura nuova, radicata su un senso etico forte, che rifiuti senza compromessi il malaffare, il clientelismo, l’economia malata, la politica che contraddice se stessa, riducendosi a gestione di interessi e ad affarismo”.

Prima di lasciare la Sicilia il Presidente della Camera Fico insieme al Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, si è recato presso la stele dedicata a Livatino sulla strada statale 640. “Nessuno puo’ volgere lo sguardo dall’altra parte: non le istituzioni, non la politica, e neanche i singoli cittadini”, ha scritto il presidente Fico postando la foto sui social.

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