Crisi idrica, progressisti Agrigento: “Crimine contro diritti”
"E' arrivata l'ora di azzerare la filiera della governance che tiene sotto scacco i siciliani, gli agrigentini"
“Se quello all’acqua e’ un diritto inalienabile dell’umanita’, e se l’acqua e’ un bene comune, allora in Sicilia e ad Agrigento si continua a perpetrare un crimine contro l’umanita’”.
Lo dice Nuccio Dispenza, portavoce dell’Area Progressista. “E’ arrivata l’ora – aggiunge – di mettere fine al ricatto continuo al quale i siciliani, gli agrigentini, continuano ad essere sottoposti, complice un sistema di governance che serve solo a soggiogare le comunita’ dell’Isola, utilizzando la gestione del bene comune a fini di potere politico, personale, se non di ‘famiglie’. Un potere contrassegnato da sprechi scandalosi e da una opacita’ che vuole nascondere trame indicibili. E’ arrivata l’ora di azzerare la filiera della governance che tiene sotto scacco i siciliani, gli agrigentini. E il voto di primavera e quello successivo per le Regionali saranno occasioni da non sprecare”.




