Agrigento

Donne nella resistenza al Posta vecchia, ricordato il 25 Aprile

Sul palco del teatro vecchie e nuove conoscenze artistiche

Pubblicato 1 anno fa

Dopo la cerimonia doverosa di stamattina a Villa Bonfiglio con le istituzioni al completo, in serata anche il teatro della Posta vecchia di Agrigento ha registrato il sold-out per rimarcare il monito suggerito dalla ricorrenza del 25 aprile. Un monito che ci ricorda il dovere di una “memoria collettiva” piuttosto che di una “memoria condivisa” che purtroppo continua ad essere poco condivisa. Sul palco del teatro vecchie e nuove conoscenze artistiche richiamate dalla iniziativa del PD nel segno delle “Donne nella resistenza”.

Un documentario, “Bandite”, ne ha raccontato le vicende mentre Eleonora Sciortino e Nino Cuffaro hanno introdotto gli interventi di Lia Rocco, Maria Rosa Montalbano e Antonio Zarcone. Sottofondo originale di musiche eseguite da Gaetano Alletto, pianoforte, Sandro Sciarratta, contrabasso, Massimo Brucato, voce narrante delle pagine di Beppe Fenoglio. Cerimonia narrativamente utile soprattutto in questo momento dove distorsioni e revisionismi di ogni genere inquinano il dibattito politico della Festa di liberazione. Ed è caduta a fagiolo la favola di Colapesce interpretata da Lia Rocco, di quel povero pescatore che sorregge dalla notte dei tempi una delle tre colonne su cui poggerebbe la Sicilia.  Un Colapesce favolistico e metaforico eroe del “resistere, resistere, resistere” che potrebbe  persino intrigare i fautori del leggendario Ponte sullo Stretto.

Foto di Diego Romeo

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