Agrigento

Inchiesta Discount-bis: cercasi giudice compatibile

L'inchiesta è una "costola" della bancarotta contestata all'imprenditore Giuseppe Burgio

Pubblicato 3 anni fa

Anche il terzo tentativo di trovare un giudice compatibile, nell’ambito dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta Discount-bis, è andato a vuoto. Il giudice Agata Genna, individuata dopo l’incompatibilità dei colleghi Salvatori e Pinto, è risultata anch’essa incompatibile nella trattazione del processo. L’istanza è stata sollevata dal collegio difensivo. Adesso la palla passa nuovamente al presidente del Tribunale, Pietro Maria Falcone, che dovrà dunque individuare un giudice che non risulti incompatibile.

L’inchiesta è una costola del primo filone di indagine conclusosi con la condanna in primo grado a otto anni di reclusione dell’imprenditore Giuseppe Burgio, ex re della grande distribuzione agrigentina, accusato di aver distratto un patrimonio di oltre cinquanta milioni di euro. 

Per il secondo filone d’indagine pende una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di diciannove persone che, secondo l’accusa, sarebbero poi coloro i quali secondo l’accusa – tra professionisti, consiglieri di amministrazione, funzionari di banca –  avrebbero “permesso” a Burgio di distrarre quella cifra facendola transitare di società in società a lui riconducibili.

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