Agrigento

“La Gastroenterologia ad Agrigento nel 2025”: prevenzione dell’obesità, dieta mediterranea e novità scientifiche

I “grandi” della medicina internazionale ne hanno discusso durante il congresso “La Gastroenterologia ad Agrigento nel 2025”

Pubblicato 1 ora fa

Il congresso internazionale sul tema “La Gastroenterologia ad Agrigento nel 2025 – L’importanza della promozione e della prevenzione nella lotta contro le malattie tumorali gastro-intestinali e l’obesità”, promosso dall’associazione Ambrosia, ha posto in rilievo l’importanza di uno stile di vita sano e ha rilanciato la dieta mediterranea nel contrasto all’obesità. Non solo. Eccellenti relatori hanno trattato temi di grande interesse scientifico, tra i quali il cancro gastrico, il microbioma intestinale e la prevenzione del cancro al colon senza escludere, tra l’altro, anche i trattamenti mini invasivi delle lesioni degenerative gastriche e del pancreas, la stipsi, la gestione del paziente con malattia diverticolare e con Ibs.

L’ultima giornata dei lavori è stata interamente dedicata alla dieta mediterranea, utile a salvaguardare il microbioma intestinale e nella prevenzione dell’obesità e delle malattie metaboliche, come sottolinea Maurizio Vinti, gastroenterologo e organizzatore dell’evento: “Abbiamo discusso della prevenzione di alcune patologie, ancora molto frequenti, come il carcinoma del colon retto e dello stomaco, ma, principalmente, abbiamo parlato di lotta e contrasto all’obesità attraverso l’alimentazione e lo stile di vita sano. In Italia si contano 6 milioni di obesi e circa 16 milioni di persone in sovrappeso. Senza contare che obesità è il primo passo per il diabete, le malattie cardiovascolari e osteoarticolari”.   

L’organizzazione scientifica del congresso ha ricevuto il consenso, tra gli altri, anche di Guido Costamagna, direttore del centro Malattie gastrointestinali, endocrino-metaboliche dell’Isola Tiberina Gemelli di Roma: “Il congresso – afferma – è improntato in maniera nuova su vari aspetti delle malattie gastrointestinali, non solo tecnici o farmacologici, dunque, ma anche di tipo comportamentale. E questo ritengo sia una particolarità da sottolineare”.

Dello stesso avviso è Peter Malfertheiner, professione senior all’Università LMU di Monaco: “Il congresso ad Agrigento è diventato ormai un appuntamento di grande rilevanza – commenta – sia per le novità che vengono presentate, sia per la divulgazione delle conoscenze che si evolvono nel campo della medicina, particolarmente in riferimento a malattie metaboliche e gastroenterologiche”.

Non sono mancate le relazioni sulla chirurgia dell’apparato digerente “strettamente connessa alla gastroenterologia – afferma Carmelo Sciumè, primario del reparto di Chirurgia al San Giovanni di Dio – perché è proprio il gastroenterologo a individuare per primo queste patologie. Il cancro del colon retto coinvolge circa il 40% dei tumori del grosso intestino e, quando è in fase localmente avanzata e non metastatica, abbiamo la possibilità di evitare l’intervento chirurgico sottoponendo il paziente a una terapia che lo conduce alla guarigione senza l’ausilio di chemio o radioterapia”.

Il congresso si è concluso con una degustazione di prodotti tipici locali tra i quali gli spaghetti con le acciughe dell’azienda Scalia di Sciacca, i formaggi dei Monti Sicani (azienda Mangiapane), i vini della cantina Cuffaro e, ancora, il pane cunzato con l’olio e il pane fritto e altre specialità tipiche della nostra terra.

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