Agrigento

Migranti intossicati dai fumi di carburante, salvati all’ospedale di Agrigento 

I sanitari hanno somministrato un antidoto per l’intossicazione da benzene fornito dal Servizio antiveleni della Farmacia dell'ospedale

Pubblicato 2 mesi fa

Giungono nella notte da Lampedusa in elicottero al pronto soccorso dell’ospedale  di Agrigento ed hanno salva la vita grazie alla prontezza dei sanitari e alla somministrazione di un antidoto per l’intossicazione da benzene fornito dal Servizio antiveleni della Farmacia del “San Giovanni di Dio”. Si tratta di due giovani migranti sbarcati in condizioni critiche nelle scorse ore a Lampedusa che, a seguito di avvelenamento prodotto dall’inalazione di fumi di carburante durante la traversata in mare, sono stati immediatamente dirottati verso il nosocomio agrigentino, centro di rilievo regionale inserito nel circuito della “Rete Centri Antiveleni Nazionale”.

“Grazie alla fornitura e somministrazione dell’antidoto di cui disponiamo, il cosiddetto ‘blu di metilene’ – ci dice il direttore della Farmacia ospedaliera del ‘San Giovanni di Dio’, Giuseppe Bellavia – i due pazienti sono scampati alla morte certa viste le condizioni in cui versavano”. Chiamate intorno alle quattro del mattino per sostenere l’assistenza in area d’emergenza, le dottoresse Valeria Ciotta e Valeria Pizzimenti della Farmacia ospedaliera si sono immediatamente precipitate in ospedale per mettere a disposizione l’antidoto proveniente dalla preziosa banca antiveleni entro mezz’ora (questo il tempo nel quale andava somministrato il farmaco per risultare efficace). “I pazienti hanno subito risposto al trattamento – ha commentato in mattinata il direttore dell’Unità operativa di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’ospedale di Agrigento, Gerlando Fiorica – stanno decisamente meglio e siamo fiduciosi di poterli trasferire presso il reparto di medicina generale già nella giornata di domani”.

La splendida notizia giunge a far tirare un sospiro di sollievo alla collettività per due giovani vite strappate alla morte e, al contempo, sancisce la peculiare importanza del Servizio antiveleni dell’ospedale di Agrigento. Nel recente periodo il progressivo ampliamento dei quantitativi e della tipologia di farmaci e prodotti galenici “stivati” presso la Farmacia del “San Giovanni di Dio” hanno permesso di inserire l’elenco degli antidoti della struttura all’interno della “Banca Nazionale degli Antidoti” (BaNdA) del Centro Anti Veleni di Pavia. Oltre a divenire quindi un riferimento regionale di rilievo, l’ASP di Agrigento contribuisce attivamente alle esigenze della rete nazionale rendendo disponibili, in un rapporto di mutuo sostegno con le altre sedi medico-ospedaliere, le risorse di cui dispone. Il commissario straordinario ASP, Giuseppe Capodieci, ha espresso il suo apprezzamento per il traguardo raggiunto: “Vorrei complimentarmi con tutti i sanitari impegnati in questa operazione ‘salvavita’ nella quale, oltre alla tempestività dei trattamenti, è stato fondamentale poter contare su un servizio clinico di emergenza di grande importanza per tutta la collettività siciliana come il Servizio certificato antiveleni dell’ospedale di Agrigento”.  

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