Agrigento

Pd, nuova rete idrica di Agrigento: c’è ancora chi rema contro

A questo punto - conclude il Circolo cittadino - ci aspettiamo un sussulto di indignazione e una maggiore attenzione da parte dei cittadini.

Pubblicato 32 minuti fa

La nuova rete idrica di Agrigento sembra stia faticosamente nascendo sotto una cattiva stella.

Lo scrive, senza mezzi termini il circolo cittadino del Pd “Vittoria Giunti” che aggiunge: Prima la perdita del precedente finanziamento di 45 milioni di euro, dovuta a traccheggi vari nell’iter della gara dell’appalto, poi l’aggiudicazione piena di ombre e sospetti, su cui indaga la magistratura per ipotesi di reato di turbativa degli incanti, corruzione e concussione. Ora, in fase di realizzazione, arriva la pesante tegola delle dimissioni, per il momento sospese, del direttore dei lavori, con accuse gravissime.

Afferma il direttore dei lavori – continua la nota – di aver incontrato ostacoli ripetuti nell’esercizio delle sue funzioni,  di ingerenze di soggetti esterni, di confusione nella gestione delle responsabilità operative, di documentazione tecnica incompleta o non aggiornata, di inadempienze reiterate dell’appaltatore, ma soprattutto di assenza totale “delle necessarie azioni d’istituto, più volte richieste, da parte degli organi superiori affinché le attività svolte dall’appaltatore avvenissero nel rispetto dei vincoli contrattuali”.

Il riferimento è ovviamente all’Aica e all’Ati.  Insomma, un elenco di addebiti ampio e pesante, che lascia sbalorditi. Evidentemente, nonostante le collusioni e le illegalità evidenziate dall’indagine ancora in corso, c’è chi pensa ancora di poter  condizionare la realizzazione dell’opera e di trarne profitto, nella totale assenza di controlli, come denuncia il direttore dei lavori, da parte del committente, dell’Ambito idrico e del comune di Agrigento, che in questa vicenda non può certo essere spettatore disinteressato.  Le rassicurazioni generiche della neopresidente dell’Aica, che ha invitato il direttore dei lavori a ritirare le dimissioni, non bastano. Bisogna fare chiarezza sulle precise accuse che sono state formulate. Chi ostacola il direttore dei lavori è perché?

Quali sono i soggetti esterni che mettono in atto ingerenze illegittime?

Perché nessuno ha risposto alle richieste di intervento del direttore dei lavori?

Alla luce di quando denunciato dal direttore dei lavori si può ancora ritenere idonea la ditta aggiudicataria?

A questo punto – conclude il Circolo cittadino – ci aspettiamo un sussulto di indignazione e una maggiore attenzione da parte dei cittadini. I partiti che amministrano la città, i consiglieri, gli assessori, il sindaco, non siano silenti, come se quello che sta succedendo non li riguardasse. È in gioco la corretta esecuzione di un’opera fondamentale che la città attende da oltre 30 anni. 

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