Agrigento

Sequestrati 2.400 litri di carburante non a norma, indagato gestore impianto di gasolio 

Il gestore è stato denunciato alla Procura di Agrigento per frode in commercio e sottrazione del prodotto all’accertamento dell’accisa

Pubblicato 7 giorni fa

Durante lo scorso mese di marzo, sulla scorta del protocollo d’intesa stipulato tra la Guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati condotti, sull’intero territorio della provincia di Agrigento, numerosi controlli presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, volti a prevenire e contrastare le frodi nel settore delle accise, sulla produzione e sui consumi dei prodotti energetici.

L’attività ispettiva, svolta sul campo sinergicamente dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle, della Direzione Territoriale VII – Sicilia di Adm e da pattuglie del Comando provinciale della Guardia di finanza di Agrigento nei confronti di 26 operatori economici, ha permesso di analizzare i campioni prelevati da tutti i serbatoi in uso alle stazioni di servizio, anche allo scopo di riscontrare la qualità dei diversi prodotti energetici commercializzati.

In dettaglio, gli operanti, coadiuvati dal personale del Laboratorio chimico mobile di Palermo in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sottoposto ad analisi pressoché immediate i predetti campioni di carburante, immesso in consumo attraverso le colonnine di rifornimento, individuando in un solo caso gasolio irregolare, a causa del basso punto di infiammabilità.

In particolare, i chimici del Laboratorio mobile hanno constatato, nella circostanza, livelli di combustibilità al di sotto della soglia minima pari ad almeno 55°C, in termini di punto di infiammabilità del gasolio destinato ad autotrazione. Tale anomalo livello di combustione può essere determinato dall’illecita miscelazione del gasolio con sostanze differenti, quali solventi, benzine e oli vegetali esausti, condotta che, aggirando la normativa sulle accise alla quale sono sottoposti i prodotti energetici, produce condizioni pericolose di utilizzo, oltre ad un elevato grado di inquinamento ambientale, con grave nocumento per la salute pubblica.

Peraltro, è importante sottolineare che un uso prolungato di tale carburante “non a norma” produce effetti negativi anche sulle componenti meccaniche degli autoveicoli, danneggiandoli in maniera rilevante.

Si è proceduto, quindi, al sequestro preventivo di circa 2.400 litri di gasolio presso il citato impianto di distribuzione stradale, il cui gestore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per frode in commercio e sottrazione del prodotto all’accertamento dell’accisa.

Le attività congiunte tra la Guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli proseguiranno anche in futuro, con il precipuo intento di monitorare la qualità dei carburanti immessi in commercio su tutto il territorio provinciale, al fine di accertarne sia la conformità che la legittima provenienza, attraverso un impegno “a tutto campo” a tutela dei consumatori e delle imprese che rispettano le regole.

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