Agrigento

Servizio idrico, Girgenti Acque e Hydortecne verso la “fusione”?

Inizierà di fatto già da lunedì mattina l’attività di commissari della Hydortecne, la società controllata dalla Girgenti Acque, destinataria di una interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, dopo la nomina giunta appena venerdì scorso, di Gervasio Venuti e Massimo Dell’Aira, già commissari prefettizi della società che si occupa della gestione del servizio […]

Pubblicato 6 anni fa

Inizierà di fatto già da lunedì mattina l’attività di commissari della Hydortecne, la società controllata dalla Girgenti Acque, destinataria di una interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, dopo la nomina giunta appena venerdì scorso, di Gervasio Venuti e Massimo Dell’Aira, già commissari prefettizi della società che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in provincia.

Nel provvedimento si legge che i due dovranno provveder alla “straordinaria e temporanea gestione” della Hydortecne srl, fino a pochi giorni fa guidata dall’amministratore unico Piero Arnone.

Sempre nelle pagine vergate dalle Prefettura si legge che “i Commissari valuteranno di realizzare, e – ove possibile – disporranno, il progressivo trasferimento da Hydortecne S.r.l. a Girgenti Acque S.p.A. delle attività e del personale destinati a servizi essenziali per il servizio idrico integrato, in modo da eliminare definitivamente le funzioni di subconcessione e subappalto, fino ad oggi impropriamente espletate da Hydortecne S.r.l., ridurre i costi totale e assicurare il miglioramento dei livelli di servizio, avendo come obiettivo la garanzia della continuità di funzioni e servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Insomma, il Prefetto, come già dichiarato più volte, e come ribadito anche dai commissari, ha l’obiettivo di assicurare l’attività di gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento, dall’altro una riduzione dei costi, da un altro ancora ribadisce l’assoluta volontà di tutelare i posti di lavoro dei lavoratori.

In questa direzione va interpretato quanto scritto nel documento di nomina dei commissari, dove è chiaro ed evidente che la questione dei posti di lavoro, e la loro salvaguardia, è centrale.

Si va dunque verso una struttura unica? Questo sembra lo scenario che pare stia delineandosi, con i dipendenti che guardano con speranza e fiducia al Prefetto Dario Caputo e all’attività dei commissari Venuti e Dell’Aira, soprattutto dopo che sia Hydortecne, che Girgenti Acque, hanno chiesto di essere ammesse alla procedura del concordato preventivo con conseguente incertezza riguardo al loro futuro lavorativo.

Si attendono, tra l’altro, anche le determinazioni future dell’Ati e dei sindaci che stanno ancora lavorando su quale forma di gestione dare al servizio idrico. In seno all’Ati emergono ancora contraddizioni e diversità di vedute tra i Comuni che hanno ceduto le reti e le fonti idriche al gestore, e i cosiddetti Comuni “ribelli” che invece gestiscono il servizio per conto loro.

In attesa di sviluppi anche i sindacati la cui opera al fianco dei lavoratori delle due società è costante. Sindacati che hanno da sempre indicato come Girgenti Acque e di Hydortecne siano sempre state, di fatto, una cosa sola, tanto da considerare i dipendenti dell’una e dell’altra interscambiabili e imprescindibili al servizio.

Recentemente gli stessi sindacati alla paventata possibilità di licenziamenti alla Hydortecne aveva risposto con la dichiarazione di volontà di sciopero e la richiesta al Prefetto dell’istituzione di un tavolo di confronto per scongiurare tale ipotesi. Tutto questo, però, sembra ormai superato con il commissariamento della società controllata da Girgenti Acque che ora è “in mano” ai commissari prefettizi.

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