Agrigento

Truffa e millantato credito, obbligo di dimora per sottufficiale Guardia Costiera

Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di dimora nella Città dei Templi nei confronti di Luca Fresco, sottufficiale in servizio alla Guardia Costiera di Porto Empedocle, arrestato lo scorso 29 marzo per le ipotesi di reato di millantato credito e truffa aggravata […]

Pubblicato 5 anni fa

Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di dimora nella Città dei Templi nei confronti di Luca Fresco, sottufficiale in servizio alla Guardia Costiera di Porto Empedocle, arrestato lo scorso 29 marzo per le ipotesi di reato di millantato credito e truffa aggravata continuata.

Fresco – secondo l’accusa – prometteva il suo interessamento al fine di ottenere posti di lavoro ed altre agevolazioni in cambio di denaro. E ai suoi malcapitati (ma non tanto, visto che sceglievano la strada della corruzione che poi non si è consumata) oltre a promettere verbalmente forniva anche pezzi d’appoggio cartacei a riprova della bontà delle sue affermazioni.E così il caso ha voluto che una delle vittime ha provato a far chiarezza in una vicenda dalla quale non vedeva il fondo e forte di un documento consegnatogli dal Fresco che assicurava il buon iter della sua richiesta ha chiamato direttamente l’ammiraglio menzionato nell’atto cartaceo con quest’ultimo assolutamente ignaro e immediatamente imbufalito.

Sono scattate le denunce e i successivi accertamenti e si arrivati al momento dell’arresto con Fresco che intasca una tranche di tangente (già tremila euro erano stati consegnati) di appena cento euro debitamente tracciata.

Il sottufficiale della Guardia Costiera è difeso dagli avvocati Raimondo Tripodo e Mariangela Cucchiara.

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