Agrigento

Zambuto: “Il grido d’allarme del sindacato Uil va ascoltato”

Marco Zambuto, candidato a sindaco di Agrigento, non rimane indifferente di fronte alle parole del segretario provinciale della Uil, Gero Acquisto, che chiede al futuro sindaco “una svolta”. E questa svolta può concretizzarsi solo attraverso il dialogo e la collaborazione con tutti i sindacati e le associazioni di categoria. E’ proprio questo che Zambuto intende […]

Pubblicato 4 anni fa

Marco
Zambuto, candidato a sindaco di Agrigento, non rimane indifferente di fronte
alle parole del segretario provinciale della Uil, Gero Acquisto, che chiede al
futuro sindaco “una svolta”.

E questa
svolta può concretizzarsi solo attraverso il dialogo e la collaborazione con
tutti i sindacati e le associazioni di categoria.

E’
proprio questo che Zambuto intende realizzare da subito: un tavolo di confronto
urgente per discutere dei problemi che attanagliano il territorio.

“Acquisto ha ragione – dice
Zambuto – quando parla di incertezza sul
futuro, di gente che con uno sforzo enorme ha tenuto a galla imprese, attività
e servizi in un momento così difficile a causa del Covid 19. I problemi sono
tanti e vanno sviscerati a dovere. Non possiamo rimanere distaccati di fronte
alle oggettive difficoltà di tantissimi lavoratori. Quindi, ancora una volta,
intendo soffermarmi sull’importanza di chi rappresenta l’economia della città,
di chi lavora quotidianamente sul territorio: i sindacati, le associazioni di
categoria così come gli Ordini professionali. Sono loro il mio riferimento,
perché con loro comprenderò le problematiche di Agrigento. Non si può fare
altrimenti se ci si vuole mettere alla guida di un Comune. Le istanze e i
suggerimenti di commercianti, operatori turistici, artigiani, liberi professionisti,
sindacati ed associazioni sono una risorsa imprescindibile per la nostra
politica. Ecco perché dobbiamo incontrarci e confrontarci al più presto. La
città ha bisogno di una svolta immediata, di un aiuto concreto, della vicinanza
di chi si mette in gioco per rappresentare la collettività. Mi auguro che
questo appello venga recepito: non perdiamo altro tempo ed incontriamoci per
lavorare insieme. L’apertura al dialogo e al confronto rimane tra la mie
priorità”.

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